Basta stronzate! Il premier se lo scelgono gli italiani. Il centrodestra deve essere compatto nel mantenere il suo accordo. Chi prende un voto di più, fa il premier. È quello che si è promesso al popolo italiano. E non possono questi signori disattenderlo.
Sbagliata l’ambiguità salviniana
A Bari a seguito di un incontro elettorale, il leader della Lega ha parlato con i giornalisti . Dichiarando:”Io aspetto il voto degli italiani prima di fare qualsiasi commento, poi il Presidente della Repubblica sceglierà come è giusto che sia. Tutti dicono che il centrodestra ha già vinto. Calma. Sono convinto che il centrodestra possa vincere, sono convinto che la Lega possa prendere un voto in più di tutti gli altri, ma non impongo nomi e ruoli a nessuno e men che meno al presidente della Repubblica”.
Si pone un problema di chiarezza molto serio. Perché se uno schieramento si propone come alternativa, deve proporre idee e schemi nuovi. Non rifugiarsi, in quella che è la prassi repubblicana dei giochi di palazzo.
Intendiamoci è una posizione legittima. Ma sicuramente non è un possibile cavallo di battaglia, di chi si dipinge come il cambiamento.
Un po’ di coraggio
Che sia legittimo a livello costituzionale, che l’indicazione del presidente del consiglio da parte dei partiti, non sia vincolante per il Capo dello Stato, non posso discuterlo. Però la costituzione va anche interpretata guardando la società.
E mentre confido nella serietà di un giurista come Sergio Mattarella, che davanti ad una maggioranza parlamentare che gli indicasse un nome, non si trarrebbe indietro. Confido meno in taluni leader che hanno dimostrato spesso di non essere capaci di fermezza nelle loro posizioni.
Se Matteo Salvini vuole che sia la Lega il primo partito, superare gli altri alleati ed essere indicato premier, è giusto. Ma ha ragione Giorgia Meloni quando, guardando semplicemente all’intesa di centrodestra, dice che se avrà un voto in più degli altri toccherà a lei andare a Palazzo Chigi.
Gli italiani si aspettano coerenza
Se il popolo italiano darà una chiara maggioranza al centrodestra, il centrodestra dovrà essere fermissimo nel difendere la scelta degli italiani. Il leader che ha preso un voto più degli altri dovrà essere portato al capo dello Stato come unico candidato alla premiership.
Senza la disponibilità di nessuno di quello schieramento, a stravolgere questo accordo . Anche perché ci si porrebbe davanti a un rischio gravissimo.
Si potrebbe veramente deludere la gente che in massa va a cercare una speranza. Dopo il fallimento pentastellato, dopo che il PD si dimostra sempre più il partito degli interessi di palazzo, l’eventuale fallimento della destra finirebbe per far perdere a questo paese totalmente la fiducia nelle istituzioni democratiche.
Ma ancora peggio. Se il centro-destra, si trovasse davanti ad anche uno solo dei suoi leader che non rispetta l’accordo, potrebbe aprirsi la sua più grave crisi. Pensiamo ad uno schieramento che ha avuto il mandato ed i numeri dagli italiani per governare.Non va fino in fondo e si presta in parte, a soluzioni alternative.
Potrebbe facilmente rompersi. Quindi per far parte di un governo, chi è disponibile dovrebbe parlare nuovamente, magari non solo con i centristi ma anche con il PD.
Stavolta quel leader al suo elettorato non lo potrebbe spiegare . Firmerebbe la fine della propria a carriera politica.
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