Sergio Battelli, deputato M5S, ha la terza media. Va bene direte voi: sarà almeno un autodidatta. Mica tanto. Battelli ha fatto il commesso in un negozio di animali per 10 anni. Poi si è passato al rock. Chitarrista in una band ligure. A seguire il parlamento italiano.
Fin qui potremmo limitarci a storcere il naso. Del resto dai ranghi dei 5 Stelle esce di tutto. I libanesi diventano libici, Augusto Pinochet dettava legge in Venezuela. Fino alla perla di Di Maio per il quale siamo meduse inconsapevoli; con il 90% di acqua a formare il nostro corpo. Il restante 10% deve essere cemento armato, altrimenti non si capisce come il tutto stia insieme.
Il nostro Battelli, dicevamo, è fermo alle medie. Peccato che sia stato riconfermato alla guida della XIV Commissione di Montecitorio.
Commissione che gestirà partite di enorme complessità in vista dei miliardi del Recovery Fund. Ditemi voi in che razza di mani siamo.
“La riconferma a presidente della Commissione per le Politiche dell’Ue alla Camera è per me un grande onore…
Abbiamo così dato spazio e rilievo a esperti chiamati a dare risposta e valutazioni su tutti gli strumenti che il nostro Paese deve mettere in campo per superare questa difficile fase e affrontare le sfide del futuro in concomitanza con il più ampio piano europeo legato al Recovery Fund”. Scrive in una nota Sergio Battelli.
Vi sentite più tranquilli adesso, dite la verità.
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