Biden è un disastro, ma se si ritirasse sarebbe un salto nel vuoto
I democratici probabilmente dovranno rassegnarsi a perdere comunque la Vasa Bianca. Perché, se è vero che Joe Biden si è dimostrato un vero e proprio disastro durante il dibattito con Donald Trump, è altrettanto vero che molto difficilmente i democratici potrebbero trovare un’alternativa nei pochi mesi che mancano alle elezioni senza un percorso travagliato.
Kamala Harris non è abbastanza forte secondo tutti i sondaggi. A questo punto Come si farebbe a sostituire il presidente se anche se tirasse indietro?
O con un’imposizione del partito, ma queste alla tradizione americana non sono familiari e rischiano di indispettire l’elettorato;oppure dando luogo a delle veloci primarie. Ma prevederebbe un percorso, andando a tempo di record, di almeno due mesi. E le primarie lasciano comunque delle divisioni e dei malcontenti che necessitano di qualche mese per essere riassorbiti.
I democratici arriverebbero alla loro convention alle porte di settembre, più probabilmente per metà settembre. E questo produrrebbe un incredibile svantaggio.
Certo ci sarebbe la forza della novità, non è detto che la scelta paghi e soprattutto che convinca gli indecisi. Mentre Trump avrebbe tutto il tempo per consolidare il suo vantaggio.
I democratici hanno sbagliato
Il Partito Democratico ha una profonda crisi di identità. Possibile che non potesse trovare una leadership migliore di quella del presidente Biden?
Certo va spezzata una lancia in favore di democratici. Difficilmente si chiede ad un presidente in carica di fare un passo indietro. Ma se c’è davvero questa esigenza, perché si è arrivati all’ultimo momento?
È vero che qualcuno da qualche tempo chiedeva il ritiro di Biden. Ma se il partito ha un autorevolezza deve dimostrarla. L’establishment democratico americano, doveva imporre A Biden un passo indietro almeno sei mesi fa.
Ora come farebbero i democratici a chiedere al presidente di tirarsi indietro senza ammettere che c’è stato un grave errore da parte loro?
Ed ancor peggio sarebbe cercare di sostituirlo in corsa. Le tempistiche sarebbero lunghe, il risultato incerto
Paradossalmente i democratici rischiano di fare un danno maggiore con il passo indietro di Biden.
Potrebbero cercare di affiancarlo con un vice dinamico e brillante. Ma questo per un’elezione come quella americana è ancora più complesso. Perché se è vero che il vice può essere un valore aggiunto, è altrettanto vero che mostrare al popolo americano l’immagine di un leader sotto tutela,potrebbe indurlo a considerarlo ancora più debole.
A questo punto conviene ai democratici, tentare una rimonta con l’attuale inquilino della casa Bianca. In fondo i sondaggi danno tutti Donald Trump vincente, ma non con un margine non irrecuperabile.
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