Bitcoin: bolla speculativa o moneta del futuro? Il dibattito non si è mai placato e di recente non sono mancate le novità rilevanti.
El Salvador, pioniere o suicida?
Dal 7 Settembre 2021, infatti, il paese di El Salvador ha dichiarato il corso legale della moneta. In termini pratici, gli esercizi commerciali sono obbligati ad accettare il pagamento tramite bitcoin. Non solo, sono anche tenuti ad indicare i prezzi dei prodotti nella nuova moneta. Fanno eccezione gli stipendi, che continuano ad essere versati nella moneta tradizionale.
La manovra ha comportato l’installazione di oltre 200 sportelli nel paese. Inoltre, il governo ha provato a spronare la diffusione dei bitcoin tramite un vero e proprio “regalo”. L’equivalente di 30 dollari è riservato a chi tramite l’applicazione Chivo utilizza la moneta digitale.
Non sono mancate ovviamente le proteste. Più del 60% degli abitanti si è dichiarato contrario alla manovra economica; con tanto di manifestazioni in piazza!
La paura principale è l’alimentazione del riciclaggio di denaro sporco. La nuova moneta permetterebbe di valicare, infatti, le colonne d’Ercole delle norme antiriciclaggio con facilità disarmante.
Il dubbio più rilevante riguarda, inoltre, i tassi di interesse dei prestiti; l’estrema volatilità della moneta digitale infatti non permette previsione alcuna. Immaginate un mutuo decennale formulato in bitcoin: potrebbe sparire così come decuplicare il suo valore!
Bitcoin: cosa faranno banche e assicurazioni?
L’altro dubbio è più tecnico; i “soldi” virtuali si muovono su applicazioni decentralizzate. Banalizzando il concetto di block chain (concetto tutt’altro che banale), esistono diverse macchine in giro per il mondo (e non un server centrale) ad “ospitare” i dollari del futuro. Già da ora, esistono software che offrono copertura sulle possibilità di hackeraggio di queste applicazioni. Riusciranno le compagnie a formalizzare in un prodotto assicurativo questo servizio di tutela? Chi lo farà sarà il first mover di un mercato dai risvolti imprevedibili questo è certo!
A livello finanziario, poi, banche ed assicurazioni sono sempre fuggite dinanzi ai bitcoin, denigrandoli; un pò come un prete esorcista davanti al demonio. Il risultato è stato quello di affidare la circolazione della moneta virtuale ad un servizio finanziario completamente disintermediato. E se invece un giorno i promoter includessero tra i vari ETF dei piani di accumulo anche un pacchetto di bitcoin?
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