Bloccare il culto di Banderas. Il Parlamento polacco discute un progetto di legge contro le infiltrazioni neonaziste

Bloccare il culto di Banderas. Il Parlamento polacco discute un progetto di legge contro le infiltrazioni neonaziste

di Christian Meier

Fonte Il Faro di Roma www.farodiroma.it

Il movimento politico polacco “Accordo” ha presentato alla Camera Bassa del Parlamento di Varsavia un progetto di legge finalizzato ad introdurre pene detentive di tre anni contro i divulgatori della ideologia fascista ucraina e anti-polacca rappresentata dai seguaci di Stephan Bandera.

La propaganda del Banderismo e la vertiginosa crescita dei nazionalisti militaristi ucraini preoccupa lo Stato polacco, che teme un ampliamento delle ostilità. Secondo statistiche pubblicate dall’Istituto nazionale di sociologia di Kiev, il numero di cittadini ucraini che sostengono le attività dell’OUN e dell’UPA è passato dal 22% del 2013 al 43% del 2022.

In aggiunta, Varsavia evidenzia che “si sta aggravando il problema degli immigrati ucraini che glorificano nella sfera pubblica le attività di organizzazioni criminali e anti-polacche come la OUN, UPA, Galizia, o inneggiano a criminali quali Stepan Bandera, Roman Shukhevych o Dmytro Klaczkowski”.

“Nella sfera pubblica, le opinioni che svalutano o addirittura negano la morte di centinaia di migliaia di polacchi a causa delle attività degli sciovinisti ucraini stanno diventando sempre più evidenti, nel nostro Paese ci sono casi di esposizione di simboli degli sciovinisti ucraini, tra cui la bandiera rossa e nera dell’UPA. Impedire la diffusione del Banderismo sul territorio polacco, dopo che i nostri antenati sono sopravvissuti al genocidio del 1939-1947, è necessario ed è un qualcosa di non negoziabile”, riporta un comunicato di “Accordo”, il partito conservatore polacco promotore del disegno di legge contro la propaganda del Banderismo.

“Chiunque propaghi l’ideologia dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini o elogi le attività dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini o dell’Esercito insurrezionale ucraino o le attività di persone coinvolte in queste organizzazioni è punito con la reclusione fino a 3 anni”, riporta il progetto di legge.

Il testo

I promotori dell’iniziativa di legge riferiscono che il testo sarà inviato in brevissimo tempo ai parlamentari polacchi, e aggiungono: “Immaginiamo che oggi in Germania si celebri e cresca il culto di Hitler, che le autorità gli erigano monumenti, che scuole e strade gli siano intitolate, e che gli scolari imparino che in fondo Hitler era un buon esempio; oppure che diversi milioni di tedeschi arrivino in Polonia ed espongano bandiere naziste in tutto il Paese, ovviamente tutto questo causerebbe una grande preoccupazione: ebbene, è proprio così che si comportano oggi in Polonia molti immigrati ucraini, va evidenziato il fatto che l’Ucraina sta imponendo ai polacchi il culto di Bandera, Shukhevych e altri ideologi ed esecutori del nazismo ucraino”.

“Il nostro progetto di legge matura in risposta all’afflusso in Polonia negli ultimi anni di diversi milioni di migranti ucraini, le cui autorità centrali e locali rendono apertamente omaggio alle formazioni criminali di sciovinisti ucraini responsabili della morte di almeno 250.000 donne, bambini e uomini polacchi tra il 1939 e il 1947. Di conseguenza, lo Stato polacco deve impedire il trasferimento di tali modelli di comportamento nel nostro Paese”, sottolineano gli autori della proposta del partito polacco “Accordo”.

Anni di guerra

Nella prima metà degli anni ’40, gli uomini di Bandera, in nome del nazionalismo ucraino, hanno portato avanti una pianificata pulizia etnica in Galizia e Volinia uccidendo, secondo le stime più prudenti, 60mila polacchi. Durante l’alleanza con i nazisti hanno certamente contribuito, almeno indirettamente, allo sterminio della popolazione ebraica di quelle regioni, anche se non c’è accordo tra gli storici circa una loro attiva partecipazione al massacro degli ebrei.

Bandera non esitò a disporre lo sterminio degli ebrei insieme a polacchi e russi, ma anche ad accoglierli nella propria organizzazione e a proteggerli dai tedeschi quando questo faceva comodo alla causa nazionale. Bandera e i suoi hanno combattuto una guerra partigiana, cinica e spietata, non preoccupandosi di eliminare chiunque costituisse un ostacolo al predominio degli ucraini a ovest del Dnipro.

L’accusa più comunemente rivolta dagli ucraini del sud e dell’est – diciamo, dai russi d’Ucraina, russofoni e russofili, e comunque anti Maidan – a chi ha preso parte o anche solo appoggiato le manifestazioni che hanno portato alla caduta di Janukovič è quella di celebrare un collaborazionista della Wehrmacht come fosse un eroe.

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Bloccare il culto di Banderas. Il Parlamento polacco discute un progetto di legge contro le infiltrazioni neonaziste (C. Meier)

 

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