Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede si è rivelato un disastro senza precedenti. Inadatto, incapace, impreparato. La lista delle decisioni pessime sarebbe lunghissima. Ci limitiamo a ricordare che ha scarcerato oltre 400 boss. Rischiavano di prendere il covid-19 poverini. Ogni commento è superfluo.
Azzolina e Bonafede
Di male in peggio? Si continua a parlare di rimpasto, delle poltrone che cambieranno, delle teste che salteranno. Sembra piuttosto probabile che la prima a saltare sia la testa di Lucia Azzolina. Ma non solo il ministro dell’Istruzione. Un’altra testa sulla ghigliottina pare essere quella di Alfonso Bonafede. Almeno secondo i rumors rilanciati da Repubblica
Manettari
Con grande ritardo, verrebbe da dire. Ma tant’è. A settembre, quindi, il grillino potrebbe essere “spinto” fuori da via Arenula. E, si diceva: di male in peggio. L’indiziato numero uno per prenderne il posto sarebbe Andrea Orlando. Il piddino tornerebbe di corsa a fare il Guardasigilli. Da un manettaro ad un altro manettaro, insomma.
Si prospetta una toppa quasi peggio del buco.
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Alfonso Bonafede: nato a Mazara del Vallo (TP). Vive a Firenze, dove svolge la professione di avvocato civilista.
Dopo essere cresciuto nella città natale, si trasferisce, nel 1995, a Firenze per frequentare la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Firenze, dove si laurea con 105/110.[1] Nel 2006 consegue il dottorato di ricerca presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Pisa.
Dal 2006, è avvocato presso del Foro di Firenze