Brexit: Il Regno Unito lascia finalmente l’UE.
I britannnici in tutto il paese festeggiano mentre l’orologio batte le 23:00 (ora inglese). Da Nigel Farage in Parliament Square alla gente comune in tutta la nazione.
Sulle scogliere di Dover, il punto più vicino della penisola britannica alla terraferma europea, è stato proiettato un messaggio d’addio.
La bandiera britannica è stata rimossa presso la sede del Consiglio europeo a Bruxelles.
Gli ex primi ministri Theresa May e David Cameron, entrambi “caduti” durante le trattative per la Brexit, sono intervenuti in questa giornata storica.
La signora May ha detto che l’occasione significa che il governo ha “conservato la fiducia del popolo britannico”, mentre Cameron è ottimista sul futuro del paese dopo la Brexit.
Dall’altra parte della Manica, Emmanuel Macron ha lamentato “un giorno triste” quando il Regno Unito ha lasciato l’UE.
Ma il presidente francese non ha resistito ed ha sparato un colpo d’addio a Leavers che, secondo lui, ha diffuso “menzogne, esagerazioni e semplificazioni” durante il referendum del 2016.
Tuttavia, la sua valutazione sprezzante sarebbe caduta nel vuoto, dato che la maggior parte dei protagonisti della campagna di uscita dalla UE stavano brindando alla Brexit lo scorso venerdì sera.
In piazza del Parlamento sono stati pronunciati i discorsi degli ex deputati del Partito di Brexit, Ann Widdecombe e Richard Tice, e del capo dei Wetherspoons, Tim Martin.
Lo stesso Primo Ministro britannico, desideroso di evitare di apparire troppo trionfante, per festeggiare ha soltanto ospitato un piccolo brindisi per i suoi consiglieri.
Questa mattina Johnson ha portato il suo gabinetto a Sunderland, la prima città ad ottenere la maggioranza relativamente al referendum sulla Brexit del 2016, simbolo del suo desiderio di ricongiungersi con il nord.
Ha anche detto ai ministri che il Regno Unito sta iniziando un “nuovo capitolo” e che il governo “comincerà immediatamente il cambiamento, fornendo una migliore assistenza sanitaria e un’istruzione migliore, affrontando la criminalità violenta e i senzatetto e fornendo nuove grandi infrastrutture”.
Ha anche lanciato il guanto di sfida all’UE sui negoziati commerciali, dicendo che il Regno Unito cercherà un accordo più libero possibile.
Ha anche chiarito che il governo cercherà di stringere nuovi accordi con Paesi al di fuori della UE.
“Il Regno Unito sarà libero di iniziare negoziati commerciali con i paesi di tutto il mondo, con l’obiettivo di avere l’80% del commercio coperto da accordi di libero scambio entro tre anni”.
Nel suo discorso di stasera, il Premier ha sottolineato la sua convinzione che il referendum sia un voto non solo per lasciare l’UE, ma anche per un cambiamento duraturo in aree trascurate del Paese.
E’ un momento di vero rinnovamento nazionale e di cambiamento.
L’UE e il Regno Unito utilizzeranno il periodo transitorio dei prossimi 11 mesi per cercare di definire i termini delle loro future relazioni.
Lunedì Johnson terrà un importante discorso in cui illustrerà il suo approccio ai colloqui sulla Brexit e illustrerà i suoi piani per una epoca di rinnovamento nazionale.
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