Broker in manette – Aveva una villa da 16 milioni di euro in Sardegna. Viveva a Milano pagando un affitto annuale di 110mila euro. Al Fisco dichiarava 5mila euro all’anno. Protagonista un broker di San Donà di Piave, Alessandro Jelmoni. Il professionista veneziano era stato già condannato per vari reati. Fatture false, dichiarazione fraudolenta, appropriazione indebita, ecc…
La Guardia di Finanza stamattina ha sequestrato due lussuose ville e 20.000 mq di terreni in Sardegna. Oltre a 67 oggetti d’arte e di antiquariato, tra cui dipinti di Pablo Picasso. Secondo i giudici il sequestro è necessario per «pericolosità sociale» dal punto di vista economico-finanziario.
Riciclaggio di denaro da evasione fiscale
Il broker è andato dritto in carcere. Nei giorni scorsi Jelmoni è stato condannato in primo grado alla pena di 10 e 7 mesi di reclusione per plurime condotte di frode fiscale e trasferimento fraudolento di valori. Essendo risultato il promotore di un’associazione per delinquere a carattere transnazionale con interessi in Italia. Nel Granducato di Lussemburgo. Nella Confederazione elvetica. In Gran Bretagna. Associazione dedita al riciclaggio di ingenti proventi derivanti da evasione fiscale.
Il patrimonio illecitamente accumulato dal consulente era confluito in un trust del Jersey amministrato da una trustee company lussemburghese. Peccato che il capitale sociale era interamente posseduto da due società italiane aventi sede a Milano. Presso l’abitazione di Jelmoni, che risultava iscritto al registro degli italiani residenti all’estero (Aire) dal 1992.
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