Daisaku Ikeda, una vita spesa a lottare per la pace nel mondo con le armi del dialogo e della compassione, compie oggi 92 anni. Un pezzo da novanta, in ogni senso. Una vita di rara intensità quella del filosofo buddista, presidente della Soka Gakkai Internazionale.
Nato a Tokyo nel 1928, Ikeda sperimentò in prima persona la tragica realtà della guerra e del rigido militarismo nipponico. Abbracciò il Buddismo di Nichiren Daishonin in seguito all’incontro con Josei Toda, insegnante e pacifista, presidente dell’organizzazione buddista laica Soka Gakkai, che era stato a lungo in carcere durante la Seconda guerra mondiale per le sue idee contrarie al regime.
Esperienze dure, che formarono il giovane Ikeda, deciso a dedicare la propria esistenza a tessere una rete globale di dialogo che coinvolgesse tutti gli esseri umani, in ogni angolo del pianeta.
Daisaku Ikeda
Tanti gli incontri con altri leader, attivisti politici e capi di Stato, tra cui i Nobel per la Pace, Adolfo Pèrez Esquivel e Nelson Mandela, che dichiarò di aver trovato anche negli scritti di Ikeda l’ispirazione per resistere alla lunga prigionia.
Il paziente lavoro svolto in questi anni dal teorico della rivoluzione umana ha dato i suoi frutti, la Soka Gakkai, con il suo messaggio di pace, è infatti presente in 192 Paesi nel mondo.
In Italia questo Buddismo approda intorno agli anni Settanta, iniziando subito a diffondersi grazie alle esperienze dei primi praticanti. La crescita è costante (attualmente i membri sono oltre 85.000), come l’apprezzamento tributato all’Istituto Buddista Italiano Sola Gakkai dalle Istituzioni. Tantissimi i riconoscimenti ricevuti per il costante impegno per la pace, sia da Daisaku Ikeda che dalla Soka Gakkai nel nostro Paese.
Centro Culturale (Kaikan) Milano
L’insegnamento, su cui si basa la SGI, è Legge mistica: Nam-myoho-renge-kyo.
La convinzione di poter superare le difficoltà e i problemi che si presentano e la capacità di trasformare le sofferenze che incontriamo, è l’essenza del Buddismo. Questo potere di trasformazione è inerente alla vita stessa, inseparabile dalla Legge fondamentale che sottende il funzionamento dell’intero universo e della nostra stessa esistenza.
La Legge mistica, secondo l’insegnamento buddista, è la forza illimitata che già esiste nella nostra vita. Credere nella Legge mistica e recitare Nam-myoho-renge-kyo significa, quindi, avere fede nel proprio illimitato potenziale di budda, facendolo emergere.
Basandosi su questa profonda fede, Ikeda ha dedicato la propria esistenza alla pace nel mondo, dimostrandosi un meraviglioso esempio dell’unica vera rivoluzione possibile: quella umana.