Calabria – Controllori che “pizzicano” altri controllori mentre invece di far rispettare le regole le vìolano loro stessi. Sembra un cortocircuito, è la storia che arriva da Corigliano-Rossano, un comune di 70 mila abitanti in provincia di Cosenza.
Ecco cosa è successo: una pattuglia di carabinieri in servizio si ferma rapidamente davanti a un locale pubblico per chiedere un caffè e consumarlo, come impongono le regole anti-Covid e la colorazione arancione della regione, fuori dal locale. Quando i due militari fanno il loro ingresso nel bar per ordinare notano subito qualcosa di strano. E così, bevuto il loro caffè, rientrano, stavolta per lavoro.
Al bancone, senza mascherine né distanze, c’è un assembramento di persone, tutte accalcate. Un assembramento in divisa. Perché lì a consumare c’è un gruppo di poliziotti del commissariato cittadino, alcuni in riposo, altri in servizio e con l’abito d’ordinanza.
A quel punto i carabinieri identificano i loro colleghi delle forze dell’ordine, multandoli per assembramento. Stesso provvedimento pure per un dirigente della sanità locale che era lì a prendere un caffè assieme a loro.
Ai titolari del locale è andata peggio: disposta l’immediata chiusura del bar.
Fonte: La Repubblica
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