Calenda e Renzi che vogliono fare da grande? Parlano apertamente di proseguire con Mario Draghi Presidente del Consiglio. Il tutto senza che Draghi, a tutt’ora, si sia detto formalmente disponibile.
Il centro non ce la può fare
Da solo il centro non ha la possibilità, di portare avanti un governo autonomamente. I sondaggi più favorevoli danno l’alleanza Renzi Calenda di poco al di sotto del 5%. Ben lontano da quella necessaria per governare da soli. Quindi per forza di cose bisognerebbe venire a coalizzarsi.
Ma anche nella migliore delle ipotesi, per lo schieramento centrista, i numeri sono molto lontani da poter fare la parte del leone in un eventuale maggioranza. Magari sperare di poter non essere esclusi nella formazione di un esecutivo.
Ma perché ciò fosse possibile, servirebbe che nessuno dei due schieramenti ottenesse la maggioranza assoluta e che i centristi si coalizzassero con qualcuno, dopo le elezioni.
Tornare a sinistra
A questo punto si aprono poche opzioni. Calenda e Renzi potrebbero guardare al centro sinistra. Del resto lo stesso Fratoianni non ha escluso che il PD potrebbe tornare a parlare con i cinque stelle dopo le elezioni. Quindi sei numeri fossero particolarmente negativi, potrebbe esserci la necessità anche di parlare con i centristi.
Renzi dovrebbe dimenticare le purghe ai suoi ed il tentativo di eliminarlo. Tentativo neppure tanto velato. Ma qualche poltrona governativa potrebbe anche indurlo a non avere lunga memoria.
Significherebbe però il definitivo abbandono del progetto centrista. Dimostrerebbero palesemente di non riuscire ad affrancarsi dal Partito Democratico. Di fare un’alleanza, disfarla e tornare a pietire da Letta, o da chi sarà il segretario del PD dopo le elezioni.
Invece che rappresentare l’alternativa, rappresenterebbero chiaramente uno schieramento pedissequo al PD.
Andare a destra
Il duo Calenda Renzi potrebbe fare qualcosa di più forte. Guardare a destra.
Ma difficilmente una Giorgia Meloni che vince le elezioni, come dicono tutti i sondaggi,deciderebbe di rinunciare. Sarebbe anche inspiegabile per gli elettori che le consegnerebbero il paese. Come farebbe a giustificare una rinuncia, per un ipotetica continuazione di Draghi?
Unanime diversa prospettiva
C’è però da valutare un altro scenario. È vero che guardare a destra o dialogare con la destra non sarebbe funzionale alla continuazione di un governo Draghi. Ma sarebbe funzionale a costruire un centro realmente alternativo alla sinistra.
Una destra così forte non li andrà a cercare. Sicuramente dopo le elezioni, un centro estremamente minoritario non potrebbe pensare di dettare l’agenda ad un governo che ha una maggioranza chiara.
Ma un dialogo aperto del centro, con la destra potrebbe avere un senso. O comunque rappresentare un elemento di dinamismo e di novità, rispetto ad uno statico ed ormai a ribasso percorso comune a sinistra.
Sta a loro o valutare, se stupire o continuare ad essere piatti.
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