California: il tramonto del turbo-capitalismo tra senzatetto, eroinomnani, spazzatura e feci

Dopo l’emergenza a San Francisco e a Los Angeles anche la capitale californiana si ritrova ad affrontare il problema delle persone che vivono in strada, aumentate negli ultimi due anni del 19%.

In città in molti sono esasperati e chiedono al governatore democratico Gavin Newsom una soluzione in tempi rapidi.

Ma in attesa di una mossa che possa arginare il problema la popolazione fa i conti con ciò che vuol dire convivere con persone che non hanno nulla e che si consumano giornalmente facendo ricorso a sostanze stupefacenti.Alcuni imprenditori si stanno arrendendo: dopo essersi ritrovati tutti i giorni a dover ripulire feci, urine e siringhe accumulate in strada davanti alle loro vetrine hanno deciso di chiudere. «Un giorno un senzatetto eroinomane è entrato nel mio negozio in mutande – racconta un commericiante – Gli ho chiesto di uscire, ma poco prima di farlo ha spaccato tutto». C’è chi si sposta in un’altra zona e chi decide di resistere per portare avanti attività decennali.

A giorni alterni, i lavoratori del Dipartimento dei trasporti della California, supportati dagli agenti della pattuglia della Highway, puliscono sotto i cavalcavia della autostrade dove i senzatetto hanno messo radici.

Annunciano che stanno arrivando dando loro la possibilità di spostare quello che non vogliano sia buttato, ma poche ore dopo è di nuovo il caos. Adesso la speranza per molti abitanti è che con l’arrivo della nuova stagione molti di loro decidano di spostarsi in zone più calde.«Sacramento è il luogo in cui viene detto alle persone che si possono mettere in tasca  droghe a basso costo – racconta un residente – Sacramento è un posto meraviglioso, c’è bel tempo, ci sono persone simpatiche e accomodanti che danno soldi ai senzatetto, che purtroppo troppo spesso li spendono in droga».

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