Cancellare “Natale”, Ue ritira documento. Adesso nel mirino “Anche a te e famiglia”

Il documento della Commissione europea che ‘cancella’ la parola Natale viene ritirato dopo le polemiche . Il dossier con alcuni suggerimenti su cosa si può dire e cosa no, tra cui sostituire ‘Buon Natale’ con ‘Buone feste’ per non offendere nessuno, aveva creato non poche proteste. Qualcuno si è offeso, ma non quelli che non dovevano offendersi.

“La mia iniziativa di redigere linee guida come documento interno per la comunicazione da parte del personale della Commissione nell’espletamento del loro lavoro aveva un obiettivo importante – dichiara la commissaria europea all’Uguaglianza Helena Dalli – illustrare la diversità della cultura europea e dimostrare la natura inclusiva della Commissione Europea nei confronti di tutti i percorsi di vita e i credi religiosi“.

“Tuttavia – continua Dalli – la versione pubblicata delle linee guida non serve adeguatamente allo scopo. Non è un documento maturo (è una cagata pazzesca, N.d.A.) e non soddisfa tutti gli standard qualitativi della Commissione. Le linee guida hanno chiaramente bisogno di più lavoro. Pertanto, ritiro le linee guida e lavorerò ulteriormente su questo documento”, conclude.

Buon Natale – Anche a te e famiglia

Resta invece da definire se “Anche a te e famiglia” possa essere considerato accettabile. La soluzione migliore, al momento, sembra quella di dotare i capi invernali di un risponditore automatico, così da sgravare ogni cittadino europeo dal solita minestra festiva. The same soup project è un’iniziativa che riunisce i rappresentati di ogni paese dell’Unione europea per risolvere l’annosa questione dell’ “anche a te e famiglia”.

Si teme, purtroppo, che il fallimento della cancellazione del “Buon Natale” possa trascinarsi dietro anche la risposta obbligatoria. Il fronte compatto dei paesi scandinavi – che per ovvi motivi hanno maggior voce in capitolo sul Natale – fa notare che sia che si dica Buone feste, sia che si dica Buon Natale, la solita minestra tocca comunque sempre rispondere.

La Commissione europea sta vagliando ogni possibilità. Il tema, del resto, è di tale importanza da giustificare uno spreco assoluto di denaro dei contribuenti. Noi.

Se la questione dovesse rimanere in bilico, si renderà necessario indire un referendum europeo sul Natalexit.

Vi terremo aggiornati.

 

 

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