Caos carceri – Carceri in rivolta e caos da Milano a Palermo. Situazione particolarmente convulsa a Foggia. Secondo fonti delle forze dell’ordine contattate da Adnkronos non ci sono stati feriti, né tra le forze dell’ordine né tra i detenuti nella rivolta che questa mattina si è scatenata nella struttura. La situazione, sempre secondo quanto si apprende, sta rientrando gradualmente.
6 MORTI – “Sono in tutto 6 i detenuti morti durante le proteste nelle carceri nel nord del Paese: 3 a Modena, uno ad Alessandria, uno a Verona ed il sesto in un carcere piccolo di cui non posso rivelare il nome”. Lo afferma all’Adnkronos Aldo Di Giacomo, portavoce nazionale del sindacato di polizia penitenziaria Spp. “Le morti dovrebbero essere dovute ad assunzione di psicofarmaci – spiega Di Giacomo – dato che nelle rivolte sono state prese d’assalto le infermerie. Questo perché i detenuti cercano il metadone. Ed anche perché le salme non sembrano avere segni di violenza”.
“La situazione è catastrofica – continua Di Giacomo – a Foggia sono evasi 50 detenuti, rivolta anche al carcere di Milano, San Vittore e anche al penitenziario di Santa Maria Capua Vetere: troppi fronti aperti. E qualche giorno fa avevamo avvisato ministro e prefetti che la situazione sarebbe degenerata. Serve subito l’intervento dell’esercito, più forze di polizia e se necessaria la chiusura totale delle carceri, i detenuti devono stare chiusi nelle loro celle. Servono leggi straordinarie e pene severissime per chi provoca e partecipa alle sommosse.
“Anche i danni sono ingenti – conclude Di Giacomo – almeno 12 milioni di euro di danni. Un appello al buon senso degli altri detenuti di non seguire i rivoltosi e di rimanere tranqulli, nelle loro celle per no peggiorare una situazione già molto critica”.
MILANO – Fumo dal penitenziario di San Vittore (Video) per la protesta relativa alle misure per il Covid 19. La rivolta sarebbe riuscita perchè i detenuti sarebbero riusciti ad impossessarsi di alcune chiavi di servizio. Lo apprende l’Adnkronos. La protesta partita in mattinata dal secondo piano si è poi estesa al terzo e al quarto piano. Al momento sul posto ci sono il Pm Nobili, il collega di turno Gaetano Ruta e il questore di Milano Sergio Bracco oltre al direttore del carcere che stanno provando a far cessare le proteste nate sull’emergenza del coronavirus.
ROMA – Arriva anche a Rebibbia la rivolta carceraria scoppiata in seguito alla stretta nei colloqui decisa dalle nuove norme sul Coronavirus. Numerosi mezzi della Polizia penitenziaria stanno sfrecciando in questo momento in direzione del carcere romano, dove i detenuti hanno iniziato a battere i ferri al reparto G11 nuovo complesso.
PALERMO – Nonostante il tentativo di evasione di alcuni detenuti dal carcere Ucciardone di Palermo sia stato impedito, si registra ancora tensione nella zona attorno al carcere. Tutte le vie di accesso sono state chiuse al traffico. Carabinieri e poliziotti in tenuta antisommossa si trovano in tutta la zona per tenere sotto controllo la situazione. Presenti anche dei familiari di detenuti che gridano all’indirizzo dei loro congiunti.
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