Carenza di mascherine – C’è carenza di mascherine protettive. La gente si sta recando ad acquistare tutto ciò che può essere utile a scopo precauzionale, nonostante nella regione non siano stati registrati casi di contagio da Corona Virus. Da alcune città arrivano fotografie di farmacie che in vetrina hanno dovuto esporre il cartello “mascherine esaurite”.
Anche se non c’è nessuna certezza che queste mascherine possano arginare efficacemente il virus, tra le raccomandazioni ufficiali diramate dalle autortità vi sono comunque quelle di “coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, usare il fazzoletto di carta e gettarlo nel cestino” e di “evitare di toccarsi occhi, naso o bocca; i virus possono diffondersi quando vengono toccate superfici contaminate.”
In ogni caso, nel dubbio, sembra essere alquanto scellerato quanto è stato fatto dal Sindaco di Firenze, che soltanto 7 giorni fa ha patrocinato la donazione di 250.000 mascherine alla Cina, acquistate da alcuni imprenditori e partite da Firenze per raggiungere Shangai “grazie all’imput del Sindaco Nardella”, come ha dichiarato lo stesso Comune. Il tutto ovviamente condito con la solita retorica ideologica globalista.
La cosa grave di questa trovata propagandistica è che, in presenza di un virus ancora in fase di espansione, si è letteralmente saccheggiato quanto si è trovato. Numerosi articoli di giornale hanno riportato che “la ricerca è stata molto complessa, poichè la domanda di mascherine è molto cresciuta con l’emergenza Coronavirus. Dopo diverse ricerche, però, ne sono state trovate 250.000, che sono state inviate a Shanghai, da dove partiranno alla volta di diverse città”. Il Sindaco si è probabilmente dimenticato di una delle più importanti funzioni ad egli attribuite: quella di primo garante della salute pubblica dei PROPRI cittadini.
Questa uscita di Dario Nardella, dopo quella del Presidente Enrico Rossi, che ha definito “fascioleghisti” coloro che chiedevano misure più stringenti, sicuramente non contribuisce a tranquillizzare i cittadini di Firenze e della Toscana, che oggi avrebbero avuto un gran bisogno di quelle 250.000 mascherine.