E’ durato quasi sette ore l’interrogatorio fiume di Luca Casarini, il capo missione della nave Mare Jonio di Mediterranea, ascoltato dai pm di Agrigento nell’ambito dell’inchiesta che lo vede indagato per concorso in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e mancato rispetto dell’ordine di arrestare l’imbarcazione da parte di una nave da guerra insieme con il comandante della nave Pietro Marrone.
Casarini, difeso dall’avvocato Fabio Lanfranca, è stato sentito dal Procuratore aggiunto Salvatore Vella e dalla pm Cecilia Baravelli. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, Casarini, durante l’interrogatorio ha consegnato ai pm una documentazione relativa al viaggio della nave dal Mediterraneo fino alla costa di Lampedusa, con a bordo 49 migranti soccorsi, tra cui 15 minori. Casarini ha ripercorso le ultime 24 ore prima del sequestro della nave, poi dissequestrata dalla Procura.
Prima di iniziare l’interrogatorio ha scambiato qualche battuta con i cronisti: a chi gli chiedeva se avrebbe risposto alle domande del pm ha replicato lanciando una stilettata a Salvini: “Risponderò molto volentieri. Sono altri quelli che si nascondono e scappano dai processi“, ha affermato sprezzante. Un chiaro riferimento a Matteo Salvini e al caso-Diciotti.