Cattedrale di granito e nebbia.Siamo tutti Ventotene?

Cattedrale di granito e nebbia

Siamo tutti Ventotene?

Le bussole sembrano impazzire in questi ultimi tempi! Un vento impetuoso ed irrazionale, quasi memore di quanto scrive Schopenhauer, soffia dove vuole su cultura e politica italiana (e non solo).

In questi ultimi giorni il frenetico passa parola è ridotto a “siamo tutti Ventotene”!

Al di là di questo tam tam quasi irriflesso targato sinistra, fa sicuramente effetto il contagio, quasi lo sfondamento che questa “narrazione” ha prodotto anche in altre aree culturali a noi vicine.

L’equazione semplicistica ed artata Europa unita = Spinelli ovvero manifesto di Ventotene è stata metabolizzata anche da ambienti legati all’ispirazione e la cultura cattolica.

Mentre sorprende meno la prevedibile ed urlata adesione al manifesto di Ventotene targata Don Ciotti, non è possibile dire lo stesso di alcuni corsivi di Avvenire.

La nostra bussola è altra

Che ci risulti il riferimento plenario ed universale dei cattolici in tema di ispirazione per le cose della città degli uomini è la dottrina sociale della Chiesa. E se vogliamo fare il non innaturale salto all’ispirazione politica di taglio europeista i nostri riferimenti sono, senza dubbio alcuno, De Gasperi, Schumann ed Adenauer. La nostra bussola è questa, non soggetta a smagnetizzazioni di sorta.

Paradossalmente è lo stesso “giovane” Altiero Spinelli, nella sua fase mistica di natura marxista, a fornirci la giusta espressione per decifrare le stesse anomalie del presente

A chi gli chiedeva ragione della complessa struttura del pensiero comunista, lui era solito paragonarla ad una “cattedrale di granito e nebbia”. A significare che la dottrina del partito esige fede assoluta, nonostante passaggi indecifrabili e qualche oscurità persistente.

Ahi noi, ciò che ci accade intorno in questi giorni confusi (anche in ambienti familiari per cultura e dottrina) ci rimanda all’espressione spinelliana in cui ogni cattedrale di granito è accompagnata da nebbia e nuvole.