C’è bisogno di mettere fine alla guerra

C’è bisogno di mettere fine alla guerra. E questo bisogno, non nasce dai più alti valori della civiltà e del diritto. Purtroppo nasce dalla pratica dall’esigenza, di evitare uno scontro diretto tra potenze nucleari. Dall’esigenza di limitare i terribili danni che le sanzioni infliggono vicendevolmente. A chi le subisce ed a chi le deve portare avanti.

Esiste l’importanza strategica di tenere aperto un canale di dialogo, che eviti un compattamento cino – russo, che sarebbe preoccupante per il mondo libero.

La pace si fa sempre in due, come la guerra. Serve la disponibilità delle due principali potenze coinvolte.

L’Orso russo

La disponibilità russa c’è.Il vice segretario del Consiglio di sicurezza russo Alexander Venediktov, lo ha palesemente affermato. Dichiarando che la Russia è pronta a trovare una soluzione diplomatica,che non ne comprometta la sicurezza. Arrivando addirittura ad asserire che la Russia, non vuole prendere tutta l’Ucraina ma “coesistere pacificamente con l’Ucraina e l’Europa tutta, ma non a spese della propria sicurezza”.

L’Aquila americana

Anche da parte degli Stati Uniti ci sono notevoli segnali di distensione. Il segretario di stato, quindi responsabile della politica estera di quel paese, Antony Blinken, Al di là dell’aver ribadito il sostegno all’ucraina, ha ammesso negli scorsi giorni, che gli Stati Uniti sono aperti alla via diplomatica.

Il caro vecchio zio Joe, che in questo momento siede alla Casa Bianca, è preoccupato per le elezioni di medio termine. Ed ha tutto l’interesse a cercare di riprendere consenso, portando gli Stati Uniti fuori dal conflitto prima che i sondaggi diventino ancora peggiori.

Tanto è vero che ha detto chiaramente, che Putin non scherza e si rischia un Armageddon atomico. Cosa in realtà non del tutto esatta, perché quand’anche si arrivasse all’atroce utilizzo di ordigni nucleari  di portata limitata, perché si verificasse nell’immaginabile, dovrebbe esserci la dichiarata disponibilità degli americani ad una reazione diretta su vaste proporzioni.

Ma il messaggio è chiaro!

Basta guardare alla crisi cubana. Kennedy salvò il mondo, accortandosi con Krusciov, dalla guerra nucleare. Se la paura del conflitto nucleare prende piede, la maggior parte delle persone vuole soltanto che la si eviti con ogni mezzo.

Questo autorizza il presidente ad uscirne dignitosamente, in qualunque modo pur di impedire lo scenario peggiore. Quindi se  Joe Biden chiudesse a breve il conflitto, potrebbe presentarsi agli elettori come l’uomo che ha salvato il mondo da un disastro nucleare.

Backstage

Ovviamente non si può realisticamente credere che, trattative riservate non siano già in corso da tempo. Tali colloqui avvengono lontano dai riflettori. Ciò che fece riuscire gli accordi di Oslo, fu soprattutto la riservatezza. La pressione dell’opinione pubblica, non aiuta di certo, quando si tratta di dover trovare una quadra sacrificando parte delle esigenze dell’uno e dell’altra parte.

Leggi anche: Giustizia: se non ora, quando?

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version