C’era NATO tanto amati
Azov Euro tour 2024. Sembra il calendario di un gruppo rock e invece è il malinconico accattonamento di denaro di cui è protagonista in questi giorni il temibile battaglione ucraino.
Fino al 2 agosto visiteranno Polonia, Germania, Olanda, Belgio, Repubblica Ceca e Lituania
Anche perché questi “amici di scorribande” (e forse anche di merende) oggi non possono più fare le loro incursioni nel Donbass perché Putin a oggi ha riconquistato i territori. Sono lontani i tempi in cui questi neonazisti avrebbero commesso contro le popolazioni russofone crimini atroci contro l’umanità come denunciato da Amnesty International, Human Rights Watch e persino dalle Nazioni Unite. Oggi grazie alla Russia questo non è più possibile. Oltretutto la probabile vittoria di Trump è alle porte e con essa anche la fine della guerra. Da perdenti per di più. E allora le formiche insegnano che durante l’estate occorre uscire dal nido alla ricerca di cibo da mettere da parte in previsione dell’inverno che appare oltretutto potenzialmente molto duro e ricco di incertezze.
“Vengghino signori, venghino!” …
urlava il truffaldino dott. Dulcamara nell’ Elisir d’amore di Donizzetti. E così si stanno tristemente consumando i patetici titoli di coda di questi tristi nazzistelli ucraini tra un brindisi in onore di Adolf Hitler e gli ultimi spiccioli raggranellati qua e là nel nome di una vittoria nella quale oramai non crede più neanche Mario Draghi al fresco del suo condizionatore.
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