Cesare Battisti delira. I terroristi dell’Isis, con tutti i possibili obiettivi del mondo a disposizione, avrebbero individuato il più sfigato e pluricondannato dei criminali per entrare in azione contro l’Occidente. L’ultima “barzelletta” raccontata da Cesare Battisti non fa ridere, anzi, mette tristezza. “Sono in pericolo, l’Isis vuole uccidermi”. Dopo i tentativi di ottenere benefici di legge di vario tipo, il terrorista rosso estradato dopo molti anni e condannato per omicidi e rapine, stavolta prova a fare la vittima degli islamici. E sostiene – in una lettera inviata al garante dei Detenuti dal carcere di Rossano, nel Cosentino, dove sconta l’ergastolo – parla esplicitamente di terrorismo islamico e delle minacce che avrebbe ricevuto dai detenuti della sezione di massima sicurezza che lo ospita. E dove, qualche giorno fa, aveva annunciato l’inizio dello sciopero della fame.
Una protesta che seguiva quella per la scarsa qualità del cibo…
Cesare Battisti e le minacce dell’Isis
“Sono già stato minacciato da Al Qaeda nel 2004”, ha scritto al Garante nazionale dei detenuti, “per avere preso posizione pubblica contro il velo islamico e l’atroce discriminazione delle donne”, e nel 2015 “per avere pubblicamente criticato operato dell’Isis in Siria”.Cesare Battisti poi rivendica anche il suo ruolo di scrittore: “Da marzo sto scrivendo un libro che tratta la carneficina dell’isola nel Rojava, in Siria”. Tutte questioni che hanno spinto il suo avvocato a chiedere il trasferimento dal carcere calabrese dove deve scontare l’ergastolo per 4 omicidi e altri gravi reati e chiede il declassamento come detenuto di alta sorveglianza.
Fonte www.secoloditalia.it
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