L’Epifania è alle porte, ma nella calza non troveremo la tanto attesa libertà. Sembra, infatti, ormai certo l’arrivo di un nuovo DPCM o decreto entro il 15 gennaio.
Proprio oggi Conte ha incontrato i capi delegazione per decidere il da farsi. Tutto lascia pensare che l’Italia vada verso una zona gialla rafforzata, con restrizioni su base nazionale che verranno decise a giorni.
Sulla base della nuova risalita dei contagi il governo starebbe lavorando a misure ponte per tutto il territorio nazionale, con validità di almeno una settimana.
Il decreto natalizio scade infatti il 7 gennaio e il 15 l’ultimo DPCM, ecco quindi l’arrivo di un provvedimento ponte per scongiurare la terza ondata. Dovrebbe contenere misure per tutto il territorio nazionale, al di là del colore delle regioni. Dal 7 al 15 una zona gialla rafforzata con stop agli spostamenti fra regioni nel week end.
E dopo? Dopo non è dato sapere quel che accadrà: potrebbero però essere modificati, in maniera più stringente, i parametri di valutazione per i passaggi delle regioni da una zona all’altra.
Anche la riapertura delle scuole sembra avvolta da una coltre di polemiche: i sindacati premono affinché slitti, Conte è fermo sulla sua decisione. Le scuole superiori riapriranno con didattica in presenza almeno al 50%.
Ovviamente rimarrebbe in vigore il coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5 del mattino.
Intanto tutti parlano della terza ondata. Quindi a niente sarebbero valse le chiusure, i colori delle zone, le rinunce e i sacrifici economici.
I contagi aumentano, le vaccinazioni procedono a passo di lumaca, il governo è in crisi.
No, non è andato tutto bene… e sta andando ancora peggio! L’Epifania dell’Italia.
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