Il Circo Corona dà spettacolo ogni giorno, tutti i giorni, sul popolare profilo Instagram dell’uomo più ingabbiato della storia d’Italia. Collegatevi, non ve ne pentirete. Il varietà social è degno del suo nome: si passa dal pompatissimo personal trainer allo spremitore di olive pugliese. Tutti uniti, tutti insieme per Fabrizio. Tanto che ci siamo ci mettiamo pure il link personale, così, magari, mentre seguite assorti l’appello coroniano un click per sbirciare ci scappa. L’unione fa la forza, io ti appello alla corte di appello e intanto mi faccio un goccetto di pubblicità.
A Fabrizio ci vogliono molto bene, e te credo, con un palcoscenico da 1,2 milioni di persone a disposizione, pure santo lo farebbero gli amici. (Anche se lo hanno visto due volte, sono amici e sanno con certezza granitica che Fabrizio Corona è una persona meravigliosa). Parola di Lollo G, il “personaggio pubblico” con ben 4 post al suo attivo; di Claudio, l’esperto di sott’olii pugliese; di Nathan Personal Trainer, autoproclamatosi alternative model – Shark per gli amici.
Non me ne vogliano Lollo e Olio, ma il mio cuore è stato rapito dal Nathan Never meneghino, ed è a lui che voglio dedicare qualche riga (nel senso di scrivere qualcosa su di lui, N.d.A.).
Due minuti e undici secondi per 315mila visualizzazioni, Nathan merita questo e altro. Shark ci regala un’immagine moderna, il padre di un bambino, orgogliosamente tenuto sulle gambe, che mentre parla si ricorda di averne due. Di figli.
Felpa scura griffata, cappuccio issato, occhiale misura corpo ottico di un suv, Nathan si presenta. Ricorda con affetto steroidato l’amicizia che lo lega a Corona. Anzi a Fabrizio. Nathan ci tiene a sottolineare di non aver conosciuto Fabrizio Corona, ma Fabrizio. Visto l’esordio con il figlio che sono due, speriamo sia lo stesso Fabrizio – almeno.
Parla di quella volta che lo hanno buttato fuori da una palestra e che Fabrizio (immagino si riferisca Fabrizio Corona, anche se non lo specifica), è venuto in suo soccorso. Lui, che tanto vorrebbe essere buttato fuori e, invece, lo ficcano sempre dentro. Di quando è andato a trovarlo in pieno lockdown parcheggiandogli lo scooter, a Fabrizio, in casa (a quella sessione di work-out, tra l’altro, si unirono anche i carabinieri chiamati dai vicini, N.d.A.). Nathan è uno pulito, la multa l’ha pagata e lo dice chiaramente.
Insomma, la partenza non è delle migliori, il primo minuto, Nathan, se l’è bruciato tra il recupero dell’albero genealogico ed una breve lista di mezze nefandezze. Però poi prende il volo, e ci regala un secondo minuto da mundialito dell’amicizia. Rispetto, fiducia, lealtà, link del profilo Instagram, c’è proprio tutto.
Grazie ragazzi.
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