Codice Operazione Cyclone
Dopo quel che è avvenuto in Siria con i tagliagole ( non è un eufemismo ) di Al Qaeda e dell’ISIS giunti al potere grazie all’ appoggiò dei servizi segreti dei Paesi NATO, con grande sollievo di tutto l’Occidente e con la collaborazione del Mossad, voglio rinfrescare la memoria agli italiani che hanno rimosso molti accadimenti
Oggi molti pensano che l’islamismo in Afghanistan sia calato dal cielo per una fatalità o perché in quelle contrade vivono popoli inferiori. Un tempo, quel Paese centro asiatico, aveva un governo laico, progressista, modernista e socialmente molto avanzato.
Le ragazze giocano a volley nelle palestre di Kabul con i pantaloncini corti
Nel pomeriggio le vedevamo che passeggiavano numerose in centro città indossando la minigonna come a Londra. Oppure andavano in piscina senza utilizzare il ridicolo burkino accollato. L’istruzione e le professioni erano aperte a uomini e donne indifferentemente e soprattutto il Paese era in pace e costruiva.
Questa cosa disturbava le centrali di potere atlantiste, in particolar modo gli americani dopo la bruciante sconfitta del Vietnam
Pur non essendo uno Stato totalmente comunista, l’Afghanistan, aveva rapporti di amicizia e di buon vicinato con la confinante Unione Sovietica.
Cominciarono a diffondersi strani torbidi. Ci fu, dopo l’assassinio di re Feisal dell’Arabia Saudita, una stranissima alleanza, quasi innaturale, fra tre Paesi: la stessa Arabia Saudita, Israele che avrebbe pensato agli armamenti, e i mediatori statunitensi che si occupavano della strategia
Questa operazione aveva un nome ben preciso, si chiamava operazione Cyclone a cui collaborava anche il premier pakistano, il generale Zia, formando e addestrando Islamisti nel proprio Paese confinante.
Cominciarono i tre strani alleati a fomentare le correnti più estreme dell’Islam ed avendo buon gioco sulle rivalità dei movimenti marxisti che erano emersi nel momento della crisi
Gli islamisti venivano coltivati nelle campagne, dove viveva la componente più arretrata culturalmente e queste non erano le uniche coltivazioni che venivano incrementate.
Per finanziare la guerriglia islamista di diffuse in modo vistoso, anche la coltivazione del papavero
La droga prodotta preoccupava molto il Cremolino perché penetrava, attraverso i soldati, anche nella stessa Russia come accade con gli americani in Vietnam. La rivolta del radicalismo islamico veniva rifornita di denaro, armi, ed erano in molti a soffiare sul fuoco. In un primo tempo, furono organizzate le milizie di al-mujahidin. Combattenti contro i nemici di Dio, che sarebbe stato il governo socialista.
Poi, i servizi americani, in accordo coi Sauditi, fondarono e armarono al Qaeda attivando un importante esponente Saudita, rampollo di un’importante famiglia di miliardari di Riad i cui esponenti erano di casa presso le amministrazioni di Washington, di nome Osama bin Laden. Questo fino ad indurre Mosca a fare il passo falso di entrare in Afghanistan, cercando di ristabilire un certo ordine e facendo ciò che gli USA faranno successivamente per oltre vent’anni, fallendo
L’ingresso dell’armata Rossa nel Paese non fu immotivato. I sovietici erano preoccupatissimi della rivolta islamica che rischiava di espandersi anche nelle repubbliche di religione islamica confinanti e facenti parte dell’Unione Sovietica.
Tenevano per la tenuta di repubbliche sovietiche come il Turkmenistan, l’Uzbekistan e il Tagikistan. Imam Sauditi e predicatori entrarono in azione
Non solo, ma nel vicino Pakistan, Paese da sempre protetto da Washington in funzione di controllo sulla non allineata india, nelle scuole coraniche, le famose Madrasa, si allevarono studenti fanatizzati che sarebbero diventati futuri combattenti islamici da dove nasceranno i famigerati talebani che guideranno il Paese.
Sappiamo che, in seguito, si rivolteranno anche contro gli americani. Si ripeteva la leggenda dell’apprendista stregone. Se oggi Kabul è in queste condizioni di miseria materiale e morale sappiamo chi sono i veri responsabili
Oggi le centrali atlantiste hanno voluto destabilizzare anche la Siria con lo stesso identico metodo utilizzando sempre i rottami di al Qaeda, col nome mediorientale di al Nusra e anche il vecchio strumento del terrorismo ISIS che si è dimostrato vicino a determinati servizi occidentali. Gli artefici sono sempre i medesimi:
Arabia Saudita, Israele e gli Stati Uniti con la funzione di regista granguignolesca, cui si è aggiunta la Turchia che vuole controllare la zona curda confinante ed espandere la propria egemonia in Medio Oriente
Soltanto che la Siria non è un lontano Paese nelle montagne dell’Asia centrale ma si affaccia nel nostro mar Mediterraneo ed è in una delle zone più strategiche che esistano. Vedendo ciò che abbiamo combinato in Libia non c’è da stare tranquilli.
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