Una nuova edizione di Food and Wine in Progress è alle porte. Tante le novità alla Stazione Leopolda di Firenze l’1 e il 2 dicembre nella grande kermesse aperta dalle 10 alle 19.
Gli chef dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, i sommelier dell’Associazione italiana Sommelier Toscana e i mixologist di Cocktail in the world si metteranno in gioco percorrendo il filone dell’avanguardia, della ricerca e della sperimentazione utilizzando prodotti del territorio toscano per dare vita ad una vetrina unica nel suo genere in cui il mondo del cibo e del vino di qualità sarà protagonista con degustazioni, seminari, momenti di approfondimento e tanti produttori da incontrare.
Anche per questa edizione Coldiretti Toscana ha confermato la co-organizzazione dell’evento realizzando una grande isola di Campagna Amica con oltre 20 aziende che daranno vita a degustazioni guidate ed acquisti consapevoli. Tante le proposte presenti nell’Oasi Campagna Amica: marmellate e confetture, pane e pasta, legumi, salumi, formaggi, olio ed originali prodotti di cosmesi tutti rigorosamente a km zero.
“Torna il prestigioso appuntamento sigillo del connubio fra buon cibo e buon vino presente all’evento con oltre mille etichette. Quello del vino è un tema quanto mai importante per la Toscana – ha detto alla presentazione Fabrizio Filippi, Presidente di Coldiretti Toscana – dove le superfici vitate sono oltre 59mila ettari con una produzione di circa 3milioni e 500mila quintali di uve che vengono trasformati in 2milioni e 800mila ettolitri di vino. La Toscana del vino rappresenta il 6.3% del vino italiano attestandosi come sesta regione per produzione. Il settore vitivinicolo, uno dei punti di forza dell’agricoltura toscana, mostra una grande vitalità, che si traduce in un aumento degli investimenti e nella profonda riorganizzazione delle aziende e della filiera, con una decisa svolta verso la qualità che ha permesso di conquistare primati nel mondo dove in pratica una bottiglia su cinque di vino italiano bevuta oltre confine, viene dalla nostra regione”.
“La Toscana è uno scrigno di prodotti agro-alimentari di qualità – ha affermato invece Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana – che rappresentano un patrimonio frutto del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità e le tradizioni alimentari, ed è un bene comune, non solo economico ma anche culturale, per l’intero Paese che oggi possiamo offrire con rinnovata sapienza dei nostri produttori che interpretano la multifunzionalità arrivando sino alla commercializzazione. Quest’anno la kermesse della Leopolda – continua De Concilio – sarà anche il prestigioso palcoscenico dal quale Coldiretti Toscana lancia la petizione europea ‘Eat original! Unmask your food’ (Mangia originale, smaschera il tuo cibo) per chiedere alla Commissione di Bruxelles di agire sul fronte della trasparenza e dell’informazione al consumatore sulla provenienza di quello che mangia. Obiettivo 1milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione per sconfiggere per sempre il cibo anonimo che rischiamo di trovarci nel piatto”.
[fonte: comunicato stampa Coldiretti; photo: ItalyzeMe]