Come fare senza la Padania? Il problema della mediazione territoriale, è essenziale per chi vuole governare un paese.
La locomotiva Padana
È ancor più essenziale, quando si tratta della parte produttiva e trainante di una nazione . Che in un paese come il nostro, è del tutto insostituibile, poiché non c’è una possibile compensazione, in altre aree del paese che le siano alternative.
La Democrazia Cristiana toccò l’apice della sua crisi, che divenne irreversibile, proprio quando questo legame con il Nord si ruppe del tutto. Un partito che ha ambizioni di governo, deve saper garantire la mediazione territoriale.
La sinistra
Invece la sinistra, ha perso il controllo di tutte le regioni sopra il Po, salvo quella più di confine, che è l’Emilia Romagna. Se si escludesse questa regione, il Partito Democratico sarebbe la guida di una coalizione di centro-sinistra totalmente esclusa dalla guida della parte produttiva del paese.
Attualmente la sinistra governa la regione Toscana, la regione Emilia Romagna, la regione Puglia e la regione Campania. Oltre ad essere una minoranza inquietante nel paese, siamo davanti ad una situazione per la quale la crisi del Nord appare lapalissiana.
Dunque rischierebbe di lasciare campo libero solo ed esclusivamente al centrodestra, per quanto riguarda anche il dialogo essenziale con i settori portanti categorie produttive presenti in Italia.
Una Lega non più Padana
Altro fattore interessante è analizzare il fatto che, alla Lega abbia perso il primato nel Nord. Dunque non c’è più una Lega del Nord. È vero che la Lega ha percentuali nettamente superiori in Lombardia che nel Lazio.
Ma rispetto alle precedenti elezioni la Lega è poco oltre la metà dei suoi voti in Lombardia, mentre sostanzialmente mantiene i propri voti nel Lazio.
Però questo non è un risultato, tra i peggiori portati a casa da Matteo Salvini. Anzi si può parlare, nell’ottica di un leader che continua ad aver senso, in quanto è l’unico in grado di garantire che la Lega resti un partito nazionale, un buon risultato.
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