Condannare Salvini, è condannare la sovranità italiana
La procura di Palermo ha chiesto sei anni di reclusione per il vicepremier Matteo Salvini, perché avrebbe sequestrato, con la decisione di tenerli a bordo della nave Open Arms 147 migranti nell’estate del 2019.
Ma per carità non chiamiamoli clandestini
Non diciamo che tentavano di entrare illegalmente in questo paese.
Qui non si tratta di dissapori o meno con l’uomo o della visione politica.Qui non si tratta di giudicare il politico, ma di giudicare un diritto.
Ossia il diritto dell’Italia di difendere i propri confini.
Uno stato che non ha confini non esiste se non su carta. Ed anche lì è difficile a questo punto rilevarne la presenza.
Sotto processo non è finito soltanto Matteo Salvini.È finito il diritto o meno del nostro stato di difendersi.
Ogni italiano dovrebbe indignarsi ed essere solidale con Salvini in questo momento, perché questo è un processo al popolo italiano intero. Un processo alle prerogative di sovranità che danno un senso all’esistenza della nazione.
Uno dei momenti peggiori della storia di questo paese.
Dove purtroppo chi dovrebbe giudicare si trova davanti il triste operato di chi accusa più in base all’ideologia che in base alla giustizia.
Non è una pagina onorevole per la storia d’Italia!
Anche solo aver messo sotto processo un ministro per la “colpa” di aver imposto delle regole agli ingressi, è una tragedia nazionale.
Oggi noi dobbiamo rifiutare la filosofia che ha corrotto gran parte della nostra informazione, gran parte della nostra magistratura, gran parte della nostra politica e purtroppo anche tanta della nostra gente, per la quale tutto può venire prima dell’Italia.
Per la quale, in fondo, si può rimanere italiani facendo venire qui tutto il mondo senza alcuna regolamentazione.
Noi abbiamo il diritto di decidere in casa nostra
Se vogliamo esistere ancora come nazione non possiamo abdicare a dare diritto. Ed abbiamo il dovere di difendere questa nostra prerogativa.
Se non lo facciamo l’Italia non diventa altro che una mera espressione geografica, peggio di come era alcuni secoli fa.
Semplicemente perché alcuni secoli fa in Italia c’erano eserciti stranieri, ma c’erano soprattutto italiani. Se accettiamo una filosofia del genere, in Italia non ci saranno più neanche in maggioranza italiani.
Noi abbiamo il diritto di difendere noi stessi, la nostra cultura, il nostro paese, la nostra lingua e la nostra storia. E se c’è chi tra di noi pensa che non sia così, probabilmente non sa più cosa significa appartenere a una comunità nazionale
In questo momento dimentico ogni divergenza, ogni critica, ed ogni problema del passato. Davanti al processo a chi ha difeso le nostre leggi, il nostro paese non resta che una sola posizione.
Oggi Matteo Salvini ha tutta la mia solidarietà!
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Oggi Matteo Salvini ha tutta la mia solidarietà.