Conte contro tutti. Ora anche contro quelli pesanti

Renzo Rosso e la Chiesa hanno alzato la voce contro Il Governo dell’Improvvisazione

RENZO ROSSO

Renzo Rosso si scaglia contro il Governo — Mi viene in mente un film: Il Secondo Tragico Fantozzi. Credo che tutti noi, adesso, ci sentiamo un po’ il tanto bistrattato ragioniere di Genova. Chi più, chi meno siamo vessati dal mega direttore galattico Giuseppi e la sua cricca di scagnozzi (anche Don Rodrigo coi suoi bravi, se vogliamo).

Una scena in particolare si eleva sopra le altre: quando dopo l’ennesima proiezione forzosa della Corazzata Kotiomkin, ci fu la rivolta popolare e la voce narrante declamò: “fino a che, all’alba del terzo giorno, la polizia si incazzò davvero.”

Adesso hanno fatto inca… i pezzi grossi, quelli da 90. Finché erano i piccoli imprenditori a lamentarsi beh, chissenefrega del parrucchiere di Bussolengo, del ristoratore di Firenze, del barista di San Severo, dello stabilimento balneare di Mondello.

Renzo Rosso

Ieri si è scomodato un tizio di nome Renzo Rosso. Un tizio che con la sua azienda (Diesel Jeans) lo scorso anno ha fatturato qualcosa come 960 milioni di euro. Un tizio che aveva 23 anni quando ha fondato il suo marchio. Che ha studiato e che ha costruito un impero da solo. Con le sue competenze e la sua forza di volontà.

Un po’ come il ministro Patuanelli. Che ieri sera alla trasmissione Quarta Repubblica condotta da Nicola Porro, è stato sbattuto come un tappeto da Rosso.

Patuanelli si vantava degli aiuti che il governo Conte stava dando alle aziende (n.b. ancora non si è visto un euro) e qui Rosso ha cominciato a banchettare: “Fatemi intervenire: uno che riesce a dire che gli altri Paesi lo ammirano quando fanno esattamente l’opposto è un fenomeno da studiare. Noi dobbiamo riaprire altrimenti crolla la nostra economia!“.

Ha poi spiegato che il suo gruppo lavora quotidianamente con le più importanti banche italiane le quali non hanno ancora idea nemmeno dei tassi a cui dovrebbero dare i soldi in prestito (soldi delle banche, non messi a disposizione dal governo).

Ha detto che in Cina, dove lui ha stabilimenti, non hanno chiuso un bel niente, solo la città di Wuhan. E ha concluso con un lapidario: “Voi sapete fare cinema, non sapete fare economia”.

La Chiesa

In Italia si possono pestare i piedi a tutti, ma c’è un’istituzione che è Sacra e Inviolabile. Nel vero senso della parola. Guai a chi tocca la Chiesa. E qui il Governo ha veramente fatto tutta la pipì fuori dal vasino: si permettono le manifestazioni del 25 aprile, ma non si può andare a messa? I vescovi non ci stanno e hanno alzato la voce. Anche loro, all’alba del terzo giorno, si sono inc…

Le proteste sono state talmente potenti e arrivate da così in alto che Mr. Giuseppi Tergiverso Conte ha promesso subito un nuovo protocollo mirato alle funzioni religiose. Insomma, dopo  che  “Il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri varato questa sera esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo”, ci si cosparge il capo di cenere e si dice: scusate abbiamo scherzato.

Noi siamo in queste mani. Evviva.

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