Conte – Il governo giallofucsia sarebbe intenzionato a prorogare fino al 31 dicembre lo stato di emergenza sanitaria in Italia, in scadenza al 31 luglio. Nonostante l’emergenza coronavirus sia chiaramente rientrata e i casi di contagio siano sempre di meno – come conclamato dai numeri -, il premier Giuseppe Conte vorrebbe continuare ad usufruire dei vantaggi consentiti da uno stato di emergenza, come il decidere da solo a colpi di Dpcm, continuare a bypassare il Parlamento ed altre amenità a cui ci ha abituati dal 31 gennaio ad oggi. Il tutto magari con la scusa del rischio di nuovi focolai importati dall’estero. Eventualità a cui si può ovviare semplicemente sbarrando le frontiere e intensificando i controlli, senza lasciare il Paese in una sorta di lockdown a oltranza, con tutto quello che comporta, soprattutto vista la grave crisi economica in corso).
Ancora Dpcm e Parlamento bypassato fino alla fine dell’anno?
A quanto apprende l’AdnKronos Salute, la decisione è in corso di valutazione. Una proroga, comporterebbe, tra le altre cose, un prolungamento del ricorso al telelavoro o lavoro da casa. Ma secondo il quotidiano La Stampa, la ragione sarebbe il fatto che secondo i giallofucsia in Italia ci sarebbero ancora troppi contagi e focolai.
Ancora troppi i contagi e i focolai lungo la penisola. Lo scopo della proroga dell’emergenza – secondo il quotidiano torinese – è consentire al governo di varare misure urgenti come i Dpcm senza passare per il Parlamento e, al contempo, permettere alla Protezione civile di acquistare mascherine o ciò che altro occorre bypassando procedure di gara o concorsi.
Proprio ieri il commissario Domenico Arcuri ha annunciato che per aprire le scuole servirà acquistare dieci milioni di mascherine al giorno. Ma anche 2 milioni di test sierologici veloci con “pungi dito” e cambiare circa la metà dei banchi per lasciar spazio a quelli “monoposto”, sottolinea Arcuri.
Conte vuole ancora pieni poteri (per blindare la maggioranza)
Se davvero Conte riuscisse a prorogare lo stato di emergenza fino alla fine dell’anno e i pieni poteri che questo comporta potrebbe tenere al sicuro la sua traballante maggioranza (dal Mes ad Autostrade, 5 Stelle e Pd sono ai ferri corti) da eventuali rischi in Aula con la scusa del coronavirus. Chi si opporrebbe tra i giallofucsia? Visto e considerato che si tratta della salute dei cittadini? A questo punto, chissà se almeno l’opposizione smaschererà il piano del premier. Staremo a vedere.
Adolfo Spezzaferro per www.ilprimatonazionale.it
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