Contraddizioni democratiche americane

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Contraddizioni democratiche americane

Un mega-donatore democratico che ha contribuito a fare pressioni sul Presidente Joe Biden affinché passasse il testimone alla vicepresidente Kamala Harris detiene centinaia di milioni di dollari in redditizi investimenti cinesi.

Il miliardario della Silicon Valley Michael Moritz ha donato 7,8 milioni di dollari ai comitati di azione politica che hanno sostenuto Harris nelle elezioni presidenziali contro Donald Trump, come mostrano i documenti della Federal Election Commission

Durante l’anno fiscale 2023, Moritz ha anche versato 121 milioni di dollari nella sua Crankstart Foundation con sede in California, un gruppo esentasse che ha recentemente rivelato partecipazioni cinesi e sovvenzioni per programmi basati in Cina.

Il finanziamento non-profit, dettagliato nei moduli fiscali della Crankstart Foundation presentati all’IRS alla fine dell’anno scorso, è meno sorprendente dato che Moritz, 70 anni, ha decantato la facilità di fare affari in Cina mentre in precedenza guidava l’espansione in Cina della societa Sequoia Capital

Ma gli investimenti tentacolari della Crankstart Foundation illustrano come i gruppi non-profit negli Stati Uniti in alcuni casi facciano affidamento su conti esteri collegati alla Cina per aumentare i propri asset, persino in mezzo a tensioni latenti tra Pechino e Washington.

Non è illegale per i gruppi non-profit con sede negli Stati Uniti mantenere investimenti in fondi legati ad altri paesi, tra cui la Cina.

Tuttavia, molte fondazioni finanziate da ricchi progressisti condividono interessi economici con gruppi legati al Partito comunista cinese

Nel 2023, la fondazione di Moritz ha indirizzato mezzo milione di dollari a un programma cinese sul clima gestito dall’Environmental Defense Fund, un ente di beneficenza con sede a New York che ha lavorato diligentemente per promuovere l’agenda dell’amministrazione Biden-Harris.

L’EDF ha un ufficio a Pechino e in precedenza ha incassato 1,5 milioni di dollari dalla fondazione sostenuta da Moritz, che è stata una delle voci più forti nella Silicon Valley l’anno scorso, esortando Biden a ritirarsi dalla corsa del 2024.

Insomma, gli americani avrebbero potuto mandare alla Casa Bianca una candidata con un marito, Douglas Emhoff, titolare di aziende legate al Partito comunista cinese e sostenuta da finanziatori con interessi legati al governo cinese

Kamala Harris sarebbe stata una minaccia alla sicurezza nazionale.

Il 5 novembre, invece, gli americani hanno dimostrato di saper distinguere cosa e’ bene per il loro paese e cosa e’ male.

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