Avevamo creduto che la Nazionale fosse immune dal conformismo dilagante.
Ci avevamo sperato.
Invece lo stare tutti in piedi a schiena dritta è durato solo lo spazio di un ottavo di finale.
La solidarietà al gruppo di Black Lives Matter venerdì invece ci sarà, con buona pace della libertà di scelta. E con buona pace della ‘toppa’ messa all’ultimo secondo affermando di non condividere le istanze del movimento statunitense ma di voler semplicemente conformarsi a ciò che faranno i Belgi.
E perché non devono essere gli avversari a conformarsi a ciò che facciamo noi?
Dopo le polemiche per i soli cinque giocatori in ginocchio nel match contro il Galles e dell’undici tutto in piedi negli ottavi, gli Azzurri si inginocchieranno.
Lo farà tutta la Nazionale prima dell’inizio dei quarti di finale contro il Belgio
La decisione, salvo nuovi ripensamenti, è figlia di quanto comunicato da Giorgio Chiellini negli scorsi giorni.
Perché, insieme ai lusitani, Lukaku e compagni si sono inginocchiati come del resto avevano fatto nelle partite precedenti. Anche contro la Russia che però non aveva aderito alla protesta.
A quel punto, visto che è stato proprio Chiellini a dirlo, anche l’Italia dovrà farlo. Anche se la Federcalcio, come in occasione dell’ottavo contro l’Austria, non imporrà nulla.
Nel corso della conferenza stampa di Matteo Pessina, il Responsabile della comunicazione FIGC della Nazionale, Paolo Corbi, ha voluto subito sottolineare la linea ufficiale che porteranno avanti gli azzurri anche nella prossima gara.
“La linea della squadra è quella che ha spiegato Giorgio Chiellini l’altra sera – ha detto Corbi provando a far chiarezza sulla vicenda che si è creata subito dopo Italia-Galles. Il contrasto al razzismo sarà messo in atto attraverso altre iniziative che la squadra condividerà con la Federazione. La scelta è quella di inginocchiarsi per rispetto nei confronti di chi lo farà, come nel caso del Belgio”.
E così, nell’ignavia della Federazione, andrà in scena l’ennesimo atto di conformismo e genuflessione fisica e psicologica al pensiero unico, peraltro solo perché lo faranno i giocatori avversari.
Una scelta peggiore onestamente non si poteva operare.
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