Contrordine compagni, il multiculturalismo non è più un valore aggiunto

civiltà

Contrordine compagni, il multiculturalismo non è più un valore aggiunto, le culture diverse dalla nostra non arricchiscono. Inoltre , il discorso rubato alla ottocentesca antropologia culturale che la nostra Sinistra, fingendo fosse un suo pensiero, ripeteva strumentalmente ad ogni piè sospinto: “è la loro cultura, occorre rispettarla” non va più fatto almeno per il momento.

Vecchioni dal palco di piazza del Popolo, da buon professore di lettere a riposo, snocciola ai convenuti sette o otto nomi estratti a caso dal manuale di letteratura in uso nelle scuole medie e, dopo aver citato nomi di sicuro effetto e risonanza come Cervantes, Manzoni, Shakespeare, Leopardi, Aristotele ecc, esclama quasi urlando con abile colpo di teatro, che “gli altri” non hanno questi nomi, sotto intendendo  dire che il resto del mondo non ha grande cultura e lo dice recuperando in modo strumentale l’antico eurocentrismo

Con la infelice e poco inclusiva parola “altri”, Vecchioni allude parlare del mondo intero al di fuori del limes della cittadella Europa assediata dai novelli Ottomani come avvenne con Costantinopoli e dice questo tra gli applausi fragorosi di suprematisti europei boriosi quanto incolti.

Con buona pace di Cesare Pavese e Italo Calvino che fecero apprezzare agli italiani la letteratura americana

Non è grande cultura secondo il professorino di piazza del Popolo,  quella russa che il fazioso è applaudito oratore ha volutamente ignorato.

Non sono cultura per quella piazza confusa e in malafede, Dostoevskij, Tolstoj, Cechov, Soloviev, Gogol, Solgenitsyn, Rozanov, Kandinsky, Čajkovskij, Florenskij ecc. Perché è contro questa pretesa incultura che occorre armarsi.

Non avrebbero prodotto cultura nemmeno i cinesi che hanno inventato la stampa a caratteri mobili e la stessa carta su cui scrivere e con cui stampare i libri, compresi i manuali scolastici di Vecchioni

Non produssero cultura i filosofi Lao Tzu e Confucio e il pensatore Sun Tsu.

Non è cultura e non fa civiltà la tecnica che i cinesi continuano a produrre anche oggi. Non sarebbe cultura nemmeno quella dell’India coi suoi grandiosi poemi, i matematici e la grande spiritualità. Non è cultura, secondo la piazza della Sinistra, nemmeno quella araba coi suoi pensatori, filosofi, matematici, poeti, o quella persiana e nemmeno quella giapponese o quella di popoli estinti come i Sumeri che ci hanno regalato l’aratro e l’agricoltura, la coltura che per i Romani era considerata la cultura per eccellenza.

Oppure quella Babilonese o Egizia

È cultura unicamente quella europea perché ci dobbiamo armare contro l’ignoranza e la barbarie straniera.

Ad un tratto ho visto la miseria umana e la grettezza della nuova Sinistra liberista, individualista, LGBT ed eurocentrica e seriamente pericolosa per la pace

Rimpiango un po’ quelle giovani di miss Italia che anche se ingenuamente almeno dicevano di volere la pace nel mondo ed erano anche molto più affabili, nonostante la timidezza, di un inacidito Vecchioni.

Leggi anche:

https://www.adhocnews.it/

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version