Dopo il Napoli, l’Atalanta. La marcia viola di Coppa Italia continua a fare vittime illustri. E vittime anche tra i tifosi, perché queste vittorie arrivano sempre dopo partite al cardiopalma, con rigori e colpi dell’ultimo secondo. I deboli di cuore sono pregati di non accendere la tv.
Ieri a Bergamo la strada sembrava in discesa: al 9′ un pestone indecoroso su Gonzalez portava al rigore che Piatek infilava agevolmente. Ma l’Atalanta è una bestiaccia e ha giocatori molto interessanti. Boga non riusciva a prenderlo nessuno e Zappacosta era in serata di grazia. Proprio dal piede del laterale, al 30′ parte una traiettoria imparabile e la Dea pareggia. Zappacosta nel secondo tempo prenderà pure una traversa.
Si va al riposo e rientrati in campo la Fiorentina soffre. E Boga, al termine di una splendida azione premia la sua prestazione con il 2-1. Ma la furia agonistica dei bergamaschi provoca un altro rigore (su indicazione di Mr. Simpatia Gasperini – baci baci – picchiano come fabbri). Piatek se lo fa parare ma è lesto a ribattere in porta.
Un espulsione che grida vendetta
La squadra di Italiano ha evidenti limiti difensivi e caratteriali. I cartellini fioccano come neve in tutte le partite. Giocare per quasi tutta la partita con i centrali difensivi ammoniti, è complesso. E immancabile arriva il secondo giallo per Quarta. Anche se, a onor del vero, su Muriel non c’era giallo e non c’era neppure fallo.
Questa espulsione totalmente di fantasia compatta però la squadra. Esce un Maleh in continua crescita e dentro Milenkovic che, all’ultimo minuto di recupero spara da fuori area un esterno destro che si insacca alla destra di Musso. 4 minuti di VAR e fischio finale.
Adesso la Juve. Andate e ritorno, giusto per godere di più. Ma a Firenze siamo strani: tanti commenti giustamente euforici. Ma anche: era meglio se ci buttava fuori l’Atalanta, almeno non si beccava l’umiliazione dalla Juventus. Roba da pazzi. Cittadini onorari della Beozia Viola, come dice il mio amico Andrea Vignolini.
Qualche considerazione va invece fatta su Ikone. È vero che viene da un altro campionato, che si deve adattare e altre storie del genere. Ma è qui da oltre un mese e ancora dura fatica a trovare spazio. Lo stesso Gonzalez ha dimostrato un nervosismo incredibile. Voleva battere a tutti i costi il primo rigore, mentre zoppicava vistosamente. E ha fatto una pessima scenata uscendo dal campo. Calma ragazzo.
Adesso andiamo avanti. E sicuramente dovrò logorarmi il fegato ascoltando i piagnistei delle vedove del serbo andato a Torino. Io invece non ne parlo, se ne è andato. Ciao.
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