Corea del Nord: la soluzione del regime al Coronavirus sarebbe uccidere tutti i malati.
Il The Sun britannico riferisce che la soluzione del presidente ereditario della Corea del Nord Kim Jong-un al problema del coronavirus, col consuetò garbo realsocialista, sarebbe stata quella di giustiziare tutti i contagiati dalla malattia.
Il primo paziente “trattato” sarebbe un ufficiale del governo che avrebbe violato la quarantena obbligatoria per rifugiarsi in campagna. Probabilmente non era convinto dal sistema sanitario del suo paese.
In generale, l’isolazionismo del paese asiatico probabilmente lo protegge dal contagio ma, allo stesso tempo, “garantisce” anche la mancanza dei materiali e delle attrezzature necessarie a contrastare e gestire il contagio. Un cocktail questo sicuramente esplosivo in caso di “outbreak” della malattia.
Da qui la terribile soluzione: del coronavirus non si parla e non si può parlare pena l’arresto e la detenzione, il confine cinese é stato chiuso e il leader Kim non presenzia agli eventi pubblici, te voilá, i numeri del contagio totalizzano zero.
Per chi é stato in Cina recentemente si passa da 30 giorni di quarantena obbligatoria alle estreme conseguenze: speriamo che quanto riportato dal tabloid inglese non sia vero, ma non ci sarebbe da meravigliarsi purtroppo. Fonti sudcoreane sostengono che sia effettivamente così per i poveri malati.
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