Fabrizio Corona è malato. Soffre di patologie psichiatriche, diagnosticate da tempo. E’ in sciopero della fame da 12 giorni. Non stento a credere al fatto che non si regga in piedi. Ieri sera alle 23 lo hanno trasferito dal reparto di psichiatria dell’ospedale al carcere di Monza.
Curioso l’orario, vero? Sono un po’ di annetti che esercito la professione di avvocato, è la prima volta che mi capita di osservare una situazione così. Il legale che segue Corona, l’avv. Chiesa, ha ben più esperienza del sottoscritto; ma nemmeno lui aveva mai visto niente di simile.
Fabrizio Corona non mi piace, l’ho già detto e lo ribadisco. Non approvo niente del suo modo di vivere, ma sto iniziando a vederlo con occhi diversi. E forse alla fine inizia pure a starmi simpatico. E’ umano. Mi sembra sempre più vittima di un sistema inquietante, kafkiano. Ricordiamoci che il soggetto in questione non è un camorrista. Non è un omicida. Ha sbagliato, d’accordo, ma il livello di pericolosità sociale di Corona è pari a zero, o poco più. Tra l’altro da lavoro ad un centinaio di persone.
Ricapitoliamo: un malato di mente ridotto pelle ed ossa, con 14 punti di sutura ad un braccio, deve stare chiuso in una gabbia di una manciata di metri quadri. Si chiama giustizia e serve per rieducare un essere umano.
Tutto chiaro?
Instagram Corona, video avv. Chiesa: https://www.instagram.com/p/CMwaIaGC01X/
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