Coronavirus, arriva l’esercito – Sicilia, Campania e, per restare più vicini a casa nostra, Montecatini Terme. L’esercito sta lentamente e silenziosamente prendendo posizione sul territorio. E non sto parlando dei medici militari, quelli ci sono già, alla luce del sole.
L’esercito vero che, anche se le fonti ufficiali parlano di semplici esercitazioni, si sta preparando a contenere una popolazione che tra poco sarà allo stremo.
Tra pochi giorni, si dice il 25 marzo, il Presidente del Consiglio Conte farà un altro comunicato alla nazione, e non sarà un comunicato morbido. Dal prolungamento della chiusura delle scuole (maggio? settembre?) ad una stretta ancora più feroce sulle possibilità di spostamento.
Una cosa è certa: per la quasi totalità di cittadini, patrioti, che hanno recepito il messaggio di STARE A CASA, c’è una minoranza che è totalmente deficiente: è proprio necessario andare tutti i santi giorni dal tabaccaio o a fare la spesa? Ci vai una volta e compri una stecca di sigarette, riempi il carrello della spesa. Altrimenti non è più necessità, idiota!, ma voglia di stare a giro.
Siamo arrivati al paradosso che alcuni girano con le buste della spesa per avere un giustificativo, e quando vengono fermati ci si accorge che lo scontrino è di 5 ore prima.
La gente, quella che si sta comportando in maniera esemplare, che sta perdendo soldi, che forse prenderà 600 euro una tantum quando per un migrante il governo spende 35 euro al giorno, con le nuove regole più ferree, probabilmente andrà via di testa e le forze dell’ordine tradizionali sono totalmente insufficienti per un’ondata di malessere generale.
Ed ecco quindi l’esercito in supporto. Ma ripeto: il medico pietoso fece la piaga puzzolente. Forse la nazione andava militarizzata prima. Magari questo delirio sarebbe durato meno.
Ma sono tutte ipotesi.
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