Coronavirus e economia – “L’unica cosa che mi fa sperare di questo coronavirus è che tutti siamo nelle stesse condizioni di fermo e l’economia ripartirà per tutti allo stesso modo”.
Quanto spesso ho sentito questa affermazione uscire dalle bocche delle persone. E anche io ci credevo, all’inizio. Adesso invece mi sono accorto che il castello delle certezze economiche era costruito di sabbia. E nemmeno di qualità.
Sono passate due settimane da quando il DPCM “Cura Italia” ha visto i natali. Criticabile quanto volete, perché quattrini pochi e dati male: lo Stato ti fa avere dei prestiti per pagare le tasse. Praticamente ti indebita per divorarti. Ma almeno qualche soldo si pensava di vederlo.
Lo stesso dicasi per i famosi 600 euro per molti ma non per tutti, che poi sono diventati per pochi e chissà se… forse entro la prossima settimana. Forse.
Nemmeno un centesimo
Fatto sta che mentre le altre nazioni del mondo hanno già da tempo cominciato a dare liquidità a imprese e cittadini, da noi ancora non si è visto un centesimo. E la cosa non mi meraviglia per niente.
Sì, avete capito bene: per adesso tante parole, tante promesse, tanta fuffa. Mentre i nostri concorrenti europei stanno cominciando a potersi organizzare per ripartire grazie a vere sovvenzioni statali, da noi la gente sta cominciando a arrivare al punto di non ritorno. Per le proprie attività, ma anche per il proprio frigorifero.
Non nascondo che adesso comincio ad avere una certa paura per il futuro nazionale. La nostra economia, rispetto alle altre non partirà col freno a mano tirato. Partirà ancorata a un fondale roccioso. Forse a Palazzo Chigi si confida sul fatto che noi italiani sappiamo sempre cavarcela. Ma questa volta è dura. Ed è inutile che si sia istituito il golden share sulle nostre aziende strategiche. Forse meglio farle acquisire che fallire.
Vi lascio con una divisione in quattro gruppi del genere umano:
1) Intelligente: aiuta se stesso e gli altri. È auspicabile
2) Furbo: danneggia gli altri a proprio vantaggio. È contenibile
3) Sprovveduto: danneggia se stesso a vantaggio degli altri. È innocuo
4) Stupido: danneggia se stesso e gli altri. È imprevedibile
Ognuno tragga le sue conclusioni da chi siamo amministrati.
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