Coronavirus, Russia: Putin Robin Hood, i ricchi aiuteranno i poveri e la sanità.
Annunciate le nuove misure per il rilancio dell’economia russa dopo la crisi connessa alla pandemia di Coronavirus: tassa fissa del 15% sui redditi alti e abbattuta dal 20% al 3% l’imposizione sulle aziende IT.
Il Capo di Stato russo si è rivolto alla Nazione, sottolineando come nei mesi scorsi il Paese è riuscito a rispondere alla sfida colossale rappresentata dalla pandemia di Covid-19. Il Presidente ha voluto esprimere il proprio ringraziamento verso tutti i cittadini per aver tenuto una condotta responsabile durante tutto il periodo dell’emergenza e in particolare il personale sanitario, impegnato in prima linea nella lotta al virus.
Nonostante il picco epidemico sembri già alle spalle, Putin ha invitato la Nazione a non abbassare la guardia e a mantenere un comportamento responsabile per evitare la diffusione del virus, fintanto che non sarà disponibile un vaccino in grado di contrastarlo in maniera efficace.
A tal proposito, il Capo di Stato ha osservato che in Russia sono 14 i centri di ricerca attivamente impegnati nello sviluppo di un vaccino efficace al 100% contro il Covid-19 e che questo sarà messo a disposizione della popolazione non appena possibile.
“Ma qui il principio può essere solo uno, il più noto dei principi della medicina: non nuocere alla salute. Il livello di certezza sull’efficacia, l’affidabilità e la sicurezza del vaccino deve essere del 100% per tutti i cittadini di ogni età e con qualunque quadro clinico”, ha riferito Putin.
Per quanto concerne l’aspetto economico, il Presidente Putin ha annunciato che dal 2021 ci sarà un leggero aumento delle tasse ai ceti più abbienti, così da redistribuire meglio la ricchezza del Paese. Da gennaio, l’aliquota sui redditi più alti salirà dal 13 al 15%. Il provvedimento si rivolge a coloro che guadagnano cifre decisamente considerevoli, ovvero oltre 5 milioni di rubli l’anno, l’equivalente di 73mila dollari, circa 65mila euro.
Sempre una sciocchezza rispetto a quanto paghiamo di tasse in Italia, dove chiunque farebbe i salti di gioia per un’imposizione di questo tipo. Si torna sempre al solito discorso: la Russia possiede un’economia sovrana e può autogestirsi come preferisce, noi siamo legati mani e piedi ai vincoli di Bruxelles.
Nel corso del suo intervento in diretta televisiva, Putin ha annunciato che il surplus di introiti ricavati da tale misura andrà a confluire nel fondo cure per i bambini con patologie rare e gravi, per una cifra complessiva di 60 miliardi di rubli (circa 700 milioni di euro).
“Propongo di preservare queste risorse da ogni altro tipo di utilizzo e di destinarle alla cura di bambini affetti da gravi e rare patologie, all’acquisto di medicinali cari, macchinari e strumenti per la riabilitazione, e al finanziamento di interventi chirurgici ad alto tasso tecnologico”. Sono state le parole di Putin.
Contestualmente, Il Presidente ha annunciato la riduzione delle imposte sul reddito per le compagnie IT, dall’attuale 20% fino addirittura al 3%. La Russia raggiungerà uno dei livelli di tassazione più bassi per questo tipo di aziende su scala planetaria.
Prevista inoltre l’estensione dei pagamenti extra per gli operatori socio-sanitari impegnati in prima linea nella lotta al Covid-19.
“Abbiamo previsto dei pagamenti extra per i dipendenti di orfanatrofi, case di riposo, per insegnanti, psicologi e personale medico. Stanno lavorando senza sosta, con turni di due settimane per diminuire al minimo il rischio di trasmissione della malattia e allo stesso tempo proteggere le persone delle quali si occupano. I pagamenti per tali specialisti sono previste dal 15 aprile al 15 luglio e propongo di estenderle di altri due mesi fino al 15 settembre”.
Infine, Putin ha annunciato che nel mese di luglio a tutte le famiglie con figli a carico fino ai 16 anni sarà destinato un ulteriore assegno mensile di valore pari a 10.000 rubli (circa 130 euro).
Coronavirus: i dati della Russia su tamponi e posti letto
E’ di 180 mila la quantità di posti letto per la cura di pazienti affetti da Coronavirus in tutto il territorio russo:
“Se all’inizio di marzo erano circa 40 mila i posti letto specializzati per la cura di malati Covid, ad inizio giugno il loro numero è salito a 180 mila” – ha detto Putin.
Nonostante il numero di contagi e vittime sia in calo, le risorse saranno mantenute anche nei prossimi mesi:
“Questa riserva di posti letto pronti verrà tenuta attiva” – ha detto il presidente russo.
Per quanto riguarda la diagnosi dell’infezione, nel suo intervento il presidente russo ha voluto sottolineare che la Russia è il primo paese al mondo per numero di tamponi fatti, spiegando che il dato non è fine a sè stesso:
“La dinamica positiva dei contagi arriva sullo sfondo del costante aumento dei test fatti. La Russia oggi è al primo posto tra i maggiori paesi del mondo per quantità di tamponi fatti ogni 1000 abitanti. Il totale dei test eseguiti supera i 17 milioni.”
In questo modo, secondo Putin, è stato ed è possibile identificare i contagi allo stadio preliminare, anche quando non sono accompagnati da sintomi, ed interrompere la catena di diffusione del coronavirus.
Ancora una volta la Russia si dimostra all’avanguardia sul tema della giustizia sociale. Attaccata puntualmente in modo strumentale dai giornali globalisti italiani, risponde ancora una votla coi fatti. Mentre l’Unione Europea parla e Conte parlano, la Federazione russa agisce.
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