Si sono conclusi ieri a Cortina d’Ampezzo, la perla delle dolomiti, i campionati del mondo di sci giunti alla 46esima edizione. In una Cortina innevata ed invasa dal sole, a concludere queste due settimane di grande sci, si è svolta la cerimonia di chiusura ‘From Ski to The Sky’.
In programma, subito dopo la premiazione degli atleti, il palco ha preso metaforicamente forma sulle piste ampezzane, con uno spettacolo che ha unito cielo e sci. Esibizioni di performer e atleti, forze armate e dell’ordine sono scese sul tracciato del Col Drusciè.
Le truppe alpine hanno invece salutato i mondiali con la fanfara della brigata Julia, mentre i carabinieri si sono lanciati con la bandiera Fis.
A concludere la cerimonia l’ammainabandiera del tricolore.
È stata quindi una cerimonia dinamica e ricca di effetti speciali, che il pubblico ha potuto seguire dal mega schermo installato in Corso Italia, sotto la Basilica di Cortina.
I Campionati della pandemia
Sono stati campionati del mondo, svoltisi in piena pandemia da covid, che hanno dimostrato una forte volontà di ripartenza e di rilancio non solo di Cortina, ma dell’intero territorio dolomitico. Insomma Cortina si è dimostrata ancora una volta la regina delle Dolomiti, nonostante gli impianti chiusi e le ovvie sofferenze per tutto il comparto turistico.
Ma in questa perla, incastonata fra le montagne più belle del mondo, nessuno ha intenzione di arrendersi, prova ne sono stati questi campionati del mondo.
Perché Cortina ha intenzione di costruire un futuro all’altezza del suo passato. Non dimentichiamo che da qui sono passati personaggi del calibro di Ernest Hemingway, Orson Welles, Rita Haywort e tutta la nobiltà industriale, e non, del paese.
Perché Cortina ospitò le prime Olimpiadi invernali italiane nel 1956, perché qui venne girato il primo cinepanettone della storia.
Cortina chiude quindi con un bilancio più che positivo, nonostante le molte difficoltà, questi campionati del mondo di sci. Ed è pronta per ospitare le Olimpiadi del 2026.
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