Venticinquesima giornata andata in archivio all’insegna della tecnologia. Aspettando il recupero di Lazio-Udinese la giornata appena trascorsa è stata largamente condizionata da scelte arbitrali avvenute tramite l’ausilio del VAR. L’anno scorso, con l’introduzione del Video Assistant referee gli strateghi della Lega di A pensavano di risolvere una volta per tutte il problema degli errori arbitrali. Dopo la prima stagione trascorsa senza particolari polemiche (era l’anno zero per tutti), non c’è stata giornata del campionato in corso senza una decisione arbitrale discutibile. Questa domenica è successo due volte: nel lunch match in Sampdoria-Cagliari e nel posticipo serale in Fiorentina-Inter. In entrambi i casi gli arbitri, Massimi di Termoli e Abisso di Palermo, hanno preso una cantonata. A Marassi il centrocampista del Cagliari, Deiola, ha falciato il doriano Praet con un fallo da espulsione. Il direttore di gara l’ha solo ammonito, prima di riguardare l’azione al Var e confermare a sorpresa il cartellino giallo. Ancora peggio è andata ad Abisso che, nel finale del match dello stadio Franchi, ha assegnato alla Viola un rigore inesistente per un presunto fallo di mano di D’Ambrosio. A velocità normale ci stava di assegnare la massima punizione, ma una volta rivista l’azione con l’occhio elettronico era giusto ritornare sui propri passi e togliere il rigore. Se l’errore del Ferraris si è rivelato ininfluente sul risultato finale, non si può dire lo stesso del Franchi: 2 punti in meno all’Inter e corsa al terzo posto riaperta dove spicca un Milan in gran forma che si sbarazza dell’Empoli con un secco 3-0. Piątek, Kessie e Castillejo riducono a solo 2 punti il distacco dai cugini neroazzurri.
Risorge invece la Roma che, nel difficile campo di Frosinone, vince in extremis per 2 a 3. Ciano porta subito avanti i ciociari che però si fanno raggiungere e superare in un minuto prima con Dzeko e poi con Pellegrini. Partita finita? Niente di più sbagliato visto che il Frosinone, dopo un secondo tempo giocato veramente bene, riesce a pareggiare a 10′ dal termine con il baby Pinamonti. Ci pensa ancora Dzeko all’ultimo secondo utile a riportare in vantaggio i giallorossi che con questa vittoria rimangono agganciati al treno Champions.
Per la corsa scudetto da segnalare una Juve ancora vittoriosa ma con più di un’incognita da risolvere: dov’è finito il miglior CR7? Ma soprattutto quello che fa preoccupare Allegri, in vista anche dell’ottavo di ritorno di Champions, è la forma fisica della squadra. Lenta nelle gambe e nello sviluppo del gioco, a Bologna viene salvata da una magia di Dybala, che da subentrato risponde presente e porta 3 punti fondamentali alla vecchia signora.
In piena forma invece il Napoli che riesce ad imporsi con un sonoro 4 a 0 contro il malcapitato Parma. Gara vinta in trasferta su uno dei campi più ostici tra le “provinciali”. I gol, 2 per tempo, portano la firma di Zielinsky e Milik (doppio) e Ounas.
Passo falso invece dell’Atalanta che perde fuori casa contro un’ ottimo Torino. I gol portano la firma di Izzo nel primo tempo e Iago Falque nella ripresa. Orobici alla seconda sconfitta consecutiva e agganciati in classifica proprio dal Torino a 38 punti.
Chiudono il tabellino i pareggi di Sassuolo e Spal per 1 a 1 e di Chievo e Genoa per 0 a 0.