Un uomo è stato costretto a rimuovere da una tomba al cimitero la statua che aveva fatto costruire per ricordare il padre; perché secondo i residenti somiglia ad Adolf Hitler. La disputa è scoppiata a Weil im Schönbuch nel Baden-Württemberg, in Germania; dopo che una nuova scultura è stata posta sulla tomba di Edwald E., morto nel 2013.
Suo figlio Oliver, 51 anni, ha fatto installare sulla tomba una nuova statua di legno. E fin qui tutto normale, ma l’uomo raffigurato aveva i baffi e indossava una maglia numero 88. I cittadini indignati hanno chiamato il sindaco Wolfgang Lahl, 52 anni, preoccupati per la figura di legno e la sua presunta somiglianza con Hitler, ha riferito Bild.
Quel’88 sulla maglia
Il numero 88 sulla maglia ha suscitato scalpore in quanto è sinonimo di «Heil Hitler» negli ambienti neonazisti perché H è l’ottava lettera dell’alfabeto.
L’avvocato di Oliver ha spiegato che suo padre è stato il tesoriere di una squadra di calcio per 30 anni, il che spiega la maglia, e viveva al numero 88, motivo per cui quel numero è stato messo sulla maglia.
Il sindaco ha fatto rimuovere la statua, che è stata creata dall’artista di Kirchentellinsfurst Vincent Kröner, e Oliver può mettere la figura nel suo giardino di fronte.
La sicurezza dello Stato sta indagando sulla base del codice penale tedesco che vieta «l’uso di simboli di organizzazioni incostituzionali» al di fuori dei contesti di «arte o scienza, ricerca o insegnamento».
La legge è stata utilizzata principalmente per mettere al bando i simboli nazisti e comunisti, ma non dice niente sui singoli simboli da bandire.
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