Covid-19 – Si alzano i contagi, aumenta il numero dei morti, calano le vaccinazioni e, cosa che nessuno dice ma che vi dico io, ritornano a chiudere i reparti ospedalieri. C’è qualcosa evidentemente che non va. Ieri sera ho partecipato ad un convegno medico sulla chirurgia vascolare e ai medici ho posto questa domanda: l’epidemia nella quale ci troviamo ormai da due anni la contrastiamo per debellare il Covid o per difendere gli ospedali? La risposta – pressoché unanime – dei medici è stata che la contrastiamo per difendere gli ospedali, ossia il Sistema Sanitario Nazionale.
Il mezzo è diventato un fine
É evidente allora che c’è qualcosa che non torna. Perché è come se le strutture che abbiamo creato che abbiamo assemblato vengono servite da noi piuttosto che servire a noi. C’è insomma una sorta di capovolgimento del rapporto tra mezzo e fine: il mezzo è diventato un fine. Ma lasciamo perdere queste considerazioni che potrebbero essere ritenute forse filosofiche e guardiamo invece ciò che effettivamente questo significa.
Se noi stiamo in questo incubo sanitario da due anni e non troviamo una via d’uscita (anche quella che per fortuna esiste, ossia quella del vaccino, non ci porta in maniera definitiva fuori dal tunnel) allora vuol dire che la strategia è stata sbagliata. Soprattutto se noi stiamo contrastando il covid non per debellarlo, ma per tutelare e difendere le strutture ospedaliere allora vuol dire che la soluzione non sta nelle nostre vite private, nelle nostre vite pubbliche, nella vita civile, nella nostra vita lavorativa che da molto tempo vengono bersagliate dal governo, ma nel sistema sanitario nazionale e negli ospedali che evidentemente da due anni non sono stati riorganizzati.
Un grave errore
Questo è il punto della situazione. Tant’è che ieri un medico, per la precisione il presidente della società europea della chirurgia vascolare, ha detto che se la prima volta i reparti ospedalieri sono stati chiusi per necessità, e sono stati chiusi giustamente, la seconda volta (cioè come si sta verificando ora), beh: si tratta di un grave errore. Significa che i due anni precedenti non hanno insegnato nulla e che chi governa, o tenta di governare, il sistema sanitario nazionale ha palesemente sbagliato strada. Saranno anche delle verità scomode, ma queste verità ce le dobbiamo dire con franchezza.
Giancristiano Desiderio per https://www.nicolaporro.it