Dal libro “Gli intrugli di Picciburla”
All’interno della sua umile dimora, avvolta dalla brughiera sussurrante, Picciburla si avvicina a un antico scaffale in legno di quercia. Qui riposa un libro di dimensioni notevoli, con copertine in cuoio inciso e pagine ingiallite dal tempo, il *Capitolo delle Tisane*.
È un manufatto che trascende le generazioni, racchiudendo la saggezza delle erbe e il potere degli infusi.
Con mani avvezze, Picciburla accarezza la copertina, tracciando i simboli lunari e le rune della terra che adornano la sua superficie. Con un respiro profondo, apre il tomo, e il crepitio della carta vecchia riempie la stanza. Ogni pagina è un tesoro di conoscenza, arricchito da illustrazioni di piante e rituali magici, con note scritte da mano tremula che raccontano di successi e di fallimenti.
La luce della luna piena penetra attraverso la finestra, illuminando le pagine e facendo danzare le ombre. Picciburla sfoglia il libro fino a raggiungere una pagina marcata da un segnalibro intrecciato con fili d’argento e piume di gufo. Qui giace la ricetta della Tisana delle Sette Lune, accanto a incantesimi e avvertimenti sui momenti precisi per la sua creazione.
Leggendo ad alta voce, la voce di Picciburla echeggia contro le pareti di pietra, mentre il vento porta con sé la promessa di una notte di magia. Con ogni parola, l’energia cresce, e la stanza sembra pulsare con il potere dell’antico infuso. È una notte di mistero, di potenza, una notte in cui tutto è possibile sotto il plenilunio dell’autunno.
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