Dalla parte del Popolo iraniano. È un dovere umano stare dalla parte di queste persone che stanno protestando per avere, quelli che dovrebbero essere diritti fondamentali dell’individuo. Ma che nella Repubblica islamica dell’Iran, sono considerati alla stregua di blasfemia.
Queste coraggiose ragazze
Queste ragazze sono veramente coraggiose. Coraggiose perché scendono in piazza, dove scendere in piazza può avere un costo. E non solo ed esclusivamente dal punto di vista della carriera, ma anche dal punto di vista della sicurezza. Spesso ci lamentiamo in Occidente di un deficit di democrazia. E non guardiamo a questi ragazzi che scendono in piazza, in un paese dove non c’è alcuna garanzia dei loro diritti di cittadini. Dove possono essere arbitrariamente arrestati, picchiati, torturati. Dove i processi sono una falsa. Dove i carcerieri sono criminali in uniforme. Dove la presenza dello Stato non è sicurezza e garanzia, ma vessazione e repressione costante.
È difficile in Occidente comprendere come sia triste la condizione delle donne in quel paese . Noi che vediamo ormai le donne poter andare avanti nella carriera, poter vivere liberamente. In Occidente è scontato che una donna possa vestirsi come vuole. In Iran tutto questo è assolutamente inesistente. Una donna può essere sbattuta in prigione se non mette il velo. Anche se un poliziotto pagato a taglia, ritiene che metta il velo in maniera sbagliata. Non c’è un giudice al quale si può appellare. Il rispetto dell’uguaglianza di genere lì fa ridere i gerarchi del regime teocratico.
Basta ipocrisia
Si parla troppo poco di questi ragazzi e di queste ragazze che cercano il nostro aiuto. Che vorrebbero avere libere elezioni. Basta con questa ridicola visione anticoloniale, per la quale il regime iraniano sarebbe una risposta alle secolari ingerenze straniere. La rivoluzione khomeinista, è il frutto di palesi appoggi stranieri. Si regge tuttora su appoggi di paesi compiacenti a fare affari d’oro con il regime. Ai quali non importa che quel regime sia un regime criminale, che brutalizza, tortura, uccide il proprio stesso popolo.
È un dovere schierarsi per sanzioni realmente efficaci, a danno del regime, e per una pressione internazionale che lo costringa ad una transizione democratica del potere che garantisca la libertà, la dignità e la sicurezza di queste persone. Non voltiamoci dall’altra parte. Ogni ragazzo iraniano che viene ammazzato per la strada, ogni donna iraniana che viene brutalizzata dal regime, è una sconfitta per tutta l’umanità. Gli iraniani all’estero stanno manifestando anche nelle città occidentali. Diamogli tutti supporto. È una causa al di sopra della politica. È una causa per l’umanità.
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