Dall’ipocrisia della sinistra allo “smarrimento totale” di Liliana Segre
Mentre l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sta licenziando alcuni dipendenti sospettati di essere coinvolti nel pogrom del 7 ottobre con i miliziani di Hamas , il Commissario generale dell’Unrwa Philippe Lazzarini ha annunciato una indagine interna.
In seguito all’invio delle autorità israeliane di informazioni dettagliate sul presunto loro coinvolgimento nell’atto terroristico. Pare dodici dipendenti che saranno perseguiti penalmente.
Ovviamente qualora ne venisse se provata la colpa
Il Dipartimento di Stato USA si è inoltre premurato di sospendere ulteriori finanziamenti all’agenzia creata nel 1949 che fornisce servizi. Come istruzione, assistenza sanitaria primaria e aiuto umanitario ai palestinesi a Gaza, Cisgiordania, Giordania, Siria e Libano.
I finanziamenti riprenderanno solo quando le accuse saranno chiarite.
Il portavoce del governo israeliano Eylon Levy ha criticato l’Unrwa per la tempistica della notizia. L’annuncio infatti è avvenuto lo stesso giorno della decisione della Corte Internazionale di Giustizia con sede all’Aja che ha respinto la richiesta sudafricana di costringere Israele a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
Intanto si assiste a situazioni, eventi, atteggiamenti paradossali, nel nostro Paese
Il primo pensiero di Liliana Segre in apertura della riunione della commissione straordinaria contro il razzismo e l’istigazione all’odio a cui ha partecipato, da presidente, in video collegamento, corre al a al conflitto in corso a Gaza . «Mi trascino dietro dal 7 ottobre un’aura di profonda malinconia e di incapacità anche di rendermi conto del perché uomini facciano certe cose ad altri esseri umani», ha iniziato la superstite dell’Olocausto, nominata senatore a vita.
Ma si attacca alle funi del cielo, sostenendo di sentirsi libera e sempre in pace, perché condanna le guerre, le invasioni e tutto quello che è violenza” oltre a voler bene alla mamma
Invoca poi il termine «mitezza», a suo avviso oramai «fuori moda», ma di cui sente «profondamente la necessità».
Una ipocrisia acuta da parte della sinistra nei confronti del giorno della memoria, serpeggia dalle Alpi a Capo Passero.. Non sanno più che pesci pigliare. A destra a manca sopra e sotto.
Il senatore a vita la chiama, “smarrimento totale”mentre, sostiene, con un certo piglio, che “L’indifferenza è complice”.
Intanto incalza Piantedosi, dopo avere seguito l’audizione del Ministro dell’interno «Se il ministro ha tutta questa buona volontà mi sembra che, con la sua autorevolezza e la sua capacità di dialogare, possa ottenere molto proprio da quei settori della politica che hanno paura a dire la loro fino in fondo», così la senatrice ha incalzato il ministro.
«È molto difficile in questo momento politico sia per le guerre in corso sia per la coscienza di ognuno di noi, non provare un momento di smarrimento totale quando, essendo cresciuta per quanto mi riguarda dai miei 8 anni in poi con l’espulsione dalla scuola e il resto, adesso a 93 anni risentire slogan già sentiti, atteggiamenti impauriti di gente che si chiede cosa fare mi farebbe tornare indietro in un tempo in cui avevo paura».
Ma il giorno della memoria si erano preparati a scendere in piazza i filopalestinesi, di sinistra, contro Israele e la sua politica
Dato che, orrore, dopo il 7 ottobre hanno Israele ha avuto l’ardire di opporre legittima difesa, anzichè offrire l’altra guancia. Accusato dalla sinistra italiana, o almeno gran parte, di applicare la legge del taglione. Da che pulpito viene la predica. Le manifestazioni, proprio in questo giorno, sono state vietate, e rinviate..Ma a spizzichi e bocconi, chissà.
Sullo scontro Israele-Hamas e lo spettro dell’odio per gli ebrei, Fiano, ebreo di sinistra, consola Segre, che non riesce a nascondere la sua amarezza, a un mese dal massacro di Hamas: «Tristezza infinita, mi sembra di aver vissuto invano», rassicurandola sul fatto che la sua lezione non andrà perduta. Il dolore diventi azione. «Bambini uccisi per la colpa di esser nati, pensavo non sarebbe successo mai più».
Insomma, siamo asfissiati da ossimori. Dice Vittorio Feltri: “quella di mascherare da filo-palestinese Anna Frank, bambina ebrea ammazzata dai nazisti in un campo di sterminio dopo avere vissuto anni nascosta in pochi metri quadrati per sfuggire alla cattura e alla deportazione, non mi è intellegibile. Non si tratta semplicemente di cattivo gusto, di miopia culturale, di ignoranza.
Si tratta piuttosto di un esplicito insulto, non solo arrecato alla memoria di questa ragazzina il cui Diario rappresenta universalmente una testimonianza ingenua, pulita e, allo stesso tempo, formidabile e preziosa di quella che fu la persecuzione nei confronti degli ebrei, ma anche arrecato a tutte le vittime del genocidio e ai loro discendenti”. Mentre si sta dibattendo se l’islam sia o non sia antisemita.
Ne potremmo discutere all’infinito, arrivando al nulla di fatto
Infatti, come è consuetudine da noi, c’è chi sostiene che lo sia, senza ombra di dubbio, e chi lo esclude in modo categorico, presentando l’islam come una religione pacifica. Tanto pacifica da essere imposta con il mitra.
Eppure il morto è sulla bara. Dovremmo lasciarlo riposare in pace accettando l’unica verità possibile. L’unico tentativo di genocidio dopo l’olocausto. Il 7 ottobre 2023.
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