De Klerk. Il Nobel dimenticato all’ombra di Nelson Mandela

de klerk

Un tumore ha messo fine alla vita di Frederik Willem de Klerk, ultimo presidente bianco del Sudafrica. Vincitore insieme a Nelson Mandela del Premio Nobel per la pace nel 1993. Dopo essere stato eletto, ancora con il sistema dell’apartheid de Klerk, si smarcò nettamente dalla politica del suo predecessore Pieter Willem Botha, che pure aveva iniziato timide aperture verso i neri.

De Klerk si era reso conto che il sistema non poteva reggere escludendo il 90% dei sudafricani. Cercò una mediazione iniziando con le prime importanti concessioni in tema di diritti civili e legalizzazione dei partiti che rappresentavano le comunità di colore ed erano stati messi al bando.

Fu lui a liberare formalmente Nelson Mandela e gli altri leader neri che avevano trascorso decenni in prigione.
Una larga maggioranza dell’elettorato bianco, l’unico avente diritto al voto, ratificò le riforme liberali e democratiche del presidente.

Grazie a lui si tennero le prime elezioni libere in Sudafrica

La sua cooperazione con Mandela gli valse congiuntamente a lui l’assegnazione del Nobel ed il rispetto della comunità internazionale. Appena si tennero le prime elezioni libere in Sudafrica venne nominato vicepresidente. Anche al fine di rappresentare l’ormai minoranza bianca ed evitare fratture troppo nette del paese.

De Klerk cercò di tutelare i diritti delle minoranze e di portare avanti un processo di riconciliazione tra tutti i sudafricani. Ma la situazione in Sudafrica venne caratterizzata da una sempre crescente tensione; e da scontri razziali costanti.

Oggi è uno dei paesi più divisi e conflittuali al proprio interno in tutto il mondo.

Il presidente de Klerk viene visto dalla stragrande maggioranza dei sudafricani di colore come un uomo comunque legato al vecchio regime della apartheid. Mentre la stragrande maggioranza della popolazione bianca lo considera un incapace o ancor peggio un rinnegato.

Il mondo intero vede a lui come ad una figura di secondo piano rispetto a quella di Nelson Mandela, valutato l’unico vero padre della patria.

Un giudizio non pienamente corretto visto l’importante apporto da lui dato alle riforme democratiche che hanno permesso la nascita del Sudafrica di oggi.

 

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