Conte-bis. Ci siamo. Pur di non andare al voto, ha cambiato alleato passando da destra a sinistra. Ma Luigi Di Maio si veste da “responsabile” e annuncia “l‘accordo politico con il Pd perchè Conte riceva nuovamente l’incarico“.
“Noi abbiamo detto al presidente che il M5S non si sottrarrà alle proprie responsabilità“, ha detto il capo politico dei 5 Stelle dopo il colloquio con Sergio Mattarella, “Abbiamo detto che l’Iva non aumenterà e manterremo questo impegno“.
Ma soprattutto ha attaccato duramente la Lega pur non rimangiandosi i 14 mesi di governo insieme: “Sessanta milioni di italiani hanno vissuto questo agosto nell’incertezza assoluta. La crisi è stata innescata da una forza politica che ha staccato la spina al governo di Giuseppe Conte“, ha sottolineato.
Poi ha persino rivelato il tentativo da parte del Carroccio di ricucire, rilanciando un governo gialloverde guidato dallo stesso Di Maio: “La Lega mi ha informato di voler proporre me come premier e di aver informato anche le istituzioni“, ha spiegato, “Grazie. Rifiuto questa proposta con serenità e ringraziando chi lo ha avanzata. A me interessa Paese“. Non la poltrona, adesso che i sondaggi lo danno all’11%. A lui interessa il Paese…
Nessuna smentita, però, sulle voci che lo vogliono insistere per restare il vicepremier al punto di rischiare di far saltare la trattativa: “Se nelle prossime ore il presidente della Repubblica affidasse l’incarico al presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiederò che si parta dal programma e solo dopo si potrà decidere chi sarà chiamato a decidere le politiche concordate“, taglia corto.
Anche questa è la solita pantomima politica. Farà il vicepremier, è evidente. Al Pd va bene tutto pur di rimettere le mani nella stanza dei bottoni.
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