Don Andrea Leonesi sdogana pedofilia e abusi sulle donne

aborto

Aborto e pedofilia – In questi giorni ho potuto apprezzare sacerdoti di spessore altissimo, come Viganò e il vescovo di Reggio Emilia Mons. Camisasca. Hanno una visione del mondo, del cattolicesimo sì moderna, ma ancorata alle solide fondamenta della più pulita tradizione cristiana. Che non si vergognano a dire esattamente quello che pensano, anche se il loro pensiero va in contrasto alla linea politica comunista e filo islamista di chi siede in alto.

Poi invece vengo a conoscenza dell’illuminata mente del vicario del vescovo di Macerata, non di uno qualsiasi. Tale Don Andrea Leonesi. Questo signore (in questo caso il detto “l’abito non fa il monaco” è molto calzante), ha pronunciato delle parole aberranti.

“Guardate, fratelli, possiamo dire tutto ma l’aborto è il più grave degli scempi. Mi verrebbe da dire una cosa ma poi scandalizzo mezzo mondo. È più grave un aborto o un atto di pedofilia?”

Praticamente, secondo il prete (?), l’atto della pedofilia, il rovinare una vita segnando un innocente con atti che andrebbero puniti in pubblica piazza, è meno grave che abortire un feto malformato. Forse è una confessione?

Arrivare a elogiare la Polonia per la sua nuova legge antiabortista è follia galoppante: “Ci ha colpito la scelta che ha fatto la Polonia, sono arrivati a fare una legge per cui anche il feto malformato non si può abortire. Oggi una cosa simile provate a dirla in Italia”. 

Le donne? Sottomesse al volere dell’uomo

Poi, come se non bastasse, ha calato anche il carico di briscola: “La moglie deve pensare solo a stare sottomessa al marito.” 

Traduzione per tutti: cari mariti, se la moglie non fa quello che volete voi, se non vi ubbidisce, potete anche menarla. Forse viene pure tollerato persino il femminicidio, per questo indegno portatore di abiti talari? Mi sembra che sia una filosofia che si avvicina molto all’islam. E quindi probabilmente ben accetta nei piani alti e bianchi.

Questa è una Chiesa che ha completamente perso il controllo. Abbiamo bisogno di sacerdoti veri come Mons. Viganò e Mons. Camisasca.

 

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