Agricoltura lavoro da uomini? No davvero! Lo certifica Coldiretti: in Italia oggi più di 1 azienda agricola su 4 è guidata da una donna. Le aziende agricole a trazione femminile rappresentano il 28,6% del totale nazionale: parliamo di circa 215mila aziende1.
Se poi andiamo a guardare i dati della Regione Toscana i numeri si fanno ancora più interessanti: su 28.600 imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti toscani, ben 11.300 sono donne, per un totale del 39.45%2. Quindi più di una azienda agricola toscana su tre è a guida femminile.
“Nella loro azione imprenditoriale – spiega Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana, – le donne agricoltrici hanno dimostrato una grande capacità di coniugare la sfida imprenditoriale con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, il contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. Non a caso molte di loro saranno le protagoniste della kermesse bio in programma a Firenze alla Fortezza da Basso dal 15 al 17 marzo prossimo“.
“Il protagonismo femminile ha rivoluzionato l’attività agricola.“, sottolinea Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana. “Lo dimostra l’impulso, tutto al femminile, dato dalla loro presenza alle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, ai servizi di agri-tata e agri-asilo, alle fattorie didattiche, ai percorsi rurali di pet-therapy, agli orti didattici ma anche il loro impegno per un’agricoltura a basso impatto ambientale, per il recupero di piante e specie animali in estinzione, fino alla presenza costante delle agricoltrici nei mercati di vendita diretta di Campagna Amica e negli agriturismi“.
Dinamiche ed innovatrici le donne che scelgono l’agricoltura. Non a caso sempre più di frequente arrivano nei campi imprenditrici che hanno seguito percorsi formativi lontani dall’agricoltura tout court: da scienze politiche a sociologia; da giurisprudenza a economia; da scienze della comunicazione a ragioneria; dal marketing alla consulenza aziendale piuttosto che dal mondo dello sport. Come la campionessa Regina Schleicher che nel 2005 vinse i mondiali di ciclismo a Madrid e che adesso produce miele in Versilia. O dal mondo dell’arte come Monica Merotto, presidente nazionale di Donne Impresa Coldiretti, allevatrice di bovini Limousine e produttrice di olio e vino in Toscana, laureata in storia dell’arte medioevale con una carriera universitaria iniziata da poco prima di scegliere la terra.
Donne e giovani: il binomio perfetto!
Sembrerebbe anche che le donne che si dedicano all’agricoltura siano piuttosto giovani: secondo Francesca Lombardi, leader degli under 35 di Coldiretti Toscana “il 25% delle aziende femminili sono guidate da ragazze under 35 che hanno puntato sull’uso quotidiano della tecnologia per gestire studio e lavoro, magari usando lo smartphone per controllare gli animali in stalla oppure per gestire on line acquisti e prenotazioni in agriturismo piuttosto che per tenersi aggiornate e fare ricerche per recuperare varietà perdute di frutti locali o ancora per portare il vino made in Italy in tutto il mondo“.
1 elaborazione dati Unioncamere
2 dati Inps