Dopo l’ennesima emergenza oggi mi sento in dovere di fare dei ringraziamenti ai miei colleghi

Dopo l’ennesima emergenza oggi mi sento in dovere di fare dei ringraziamenti ai miei colleghi,

Oggi 14.03.2025 è stata un’altra giornata di grande emergenza, un’altra sfida che ci ha messo alla prova.

E ancora una volta, il personale del Cimitero di Soffiano ha dimostrato ciò che davvero significa dedizione al lavoro, senso di responsabilità e spirito di squadra oltre che senso del dovere e umanità nei confronti delle famiglie e dei propri cari

Nonostante le difficoltà causate dagli allagamenti, provenienti dal vicino parcheggio comunale, trasformatosi improvvisamente in un fiume in piena che è entrato nelle scale del nuovo cimitero ancora in costruzione irrompendo nella parte nuova, in breve gli operai sono riusciti a portare a termine tutte le operazioni previste, garantendo la sicurezza dell’area, che in ogni caso era chiusa al pubblico come da ordinanza del Sindaco e comunque hanno affrontando la situazione con professionalità, umanità per evitare danni ulteriori.

Un impegno che purtroppo passa quasi sempre inosservato, soprattutto di fronte a una cittadinanza spesso poco consapevole

Tanto è che alcuni cittadini si sono presentati ignari o un alcuni casi incuranti dei rischi e delle ordinanze emesse per la sicurezza di tutti.

Il loro lavoro, spesso silenzioso ma sempre indispensabile, è la dimostrazione di come, anche nei momenti più critici, sia possibile fare la differenza con determinazione e competenza, come fu in occasione del COVID dove primi tra gli ultimi dimostrarono anche un coraggio non Comune affrontando il rischio di contagio mentre molti erano al sicuro in smart working.

io come semplice responsabile di settore, voglio rivolgere a tutti i colleghi un sincero e profondo grazie, perché ci siete sempre stati e in queste occasioni di crisi mi avete reso orgoglioso, grazie anche ai colleghi che nel frattempo sono andati in pensione e sono stati rimpiazzati degnamente

Grazie per quello che fate, ogni giorno.

Con stima

Simone Margheri

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