Nel futuro delle nostre scelte finanziarie, dei nostri soldi, sempre più ci dobbiamo confrontare con le scelte da fare. I settori in cui investire i nostri risparmi si dividono in due grandi gruppi: utilities ed il resto.
Per le utilities tipo Enel, la scelta potrà essere tra i dividendi forniti dalle azioni e le cedole fornite dai prestiti. E di conseguenza comprare un pacchetto di azioni oppure di obbligazioni.
Sul resto invece ci sono opportunità fornite da molti settori, in cui l’investimento azionario la fa da padrone. Dipende molto dalla nostra sensibilità, ma anche dalla nostra avversione al rischio.
Questi settori che vanno di moda per certi versi sono legati alla reingenierizzazione (una parola difficilissima!) di settori che già esistono e che sono legati ad una vecchia concezione di organizzazione dei fattori produttivi. Diamogli un’occhiata.
- L’intelligenza artificiale
- Infrastrutture
- Digital life
- Health tech
- Clean energy
- Water
- Pet Economy
L’intelligenza artificiale per rendere le nostre scelte, tipo accendere la luce in casa, sempre più smart, facile, ma anche per analizzare dati complessi con estrazione delle informazioni in modo più rapido, sempre per poi decidere cosa fare, oppure per far decidere cosa fare ad un computer. Tipo i robotadvisor.
Così le infrastrutture, sempre più progettate per rispettare l’ambiente e molto più fruibili con sistemi appunto di intelligenza artificiale a governare le scelte. Ma sempre infrastrutture sono.
La digital life è quella cosa che il tuo smartwatch segnala che hai un infarto in corso è si collega al dottore/ospedale per fornire il tracciato del cuore che mal funziona. Ovviamente ciò semplifica la vita, e ovviamente distoglie energie mentali da scelte diciamo pianificabili e quindi la migliora.
L’health tech invece si preoccupa di creare prodotti/farmaci che se utilizzati allungano la vita per tutta una serie di patologie. Tipo il cerotto che da insulina quando ce n’è bisogno ai diabetici. Allunga dunque il ciclo di vita medio del prodotto “uomo”.
La clean energy, con pannelli solari, energia eolica, macchine elettriche ma meglio se a idrogeno o diesel euro 6, per non inquinare con rifiuti solidi quali quelli generati dalla combustione di carbone, non inquinare si diceva il pianeta, e salvarlo da un declino futuro.
La water, perché senza acqua si muore, e tra 30/40 anni l’abbiamo finita. Questa ovviamente è molto importante.
La pet economy, perché sul pianeta oltre a noi umani che sono tutta una serie di animali, di cui alcuni ci fanno compagnia, e sono centinaia di milioni, e generano non solo sollievo in noi umani, ma anche importanti ritorni economici in termini di utili.
Ecco, come investitori, il futuro è legato a questi settori
Produrre inquinando meno, migliorando le nostre qualità di vita, per poter vivere insieme al nostro cane….o gatto! Questi settori ricevono grandi quantità di denaro da enti sovrani, da imprenditori lungimiranti e si propongono agli investitori per sottoporre i progetti da finanziari o come azionisti o come obbligazionisti.
Io per natura ed approccio al rischio credo che sia meglio investire nelle azioni di queste nuove intraprese. Condividerne il rischio ma anche come filosofia. Cambiano gli stili di vita e cambiano i processi industriali. Sia delle grandi imprese che delle medio piccole. Ma è una mia considerazione.
Nulla fa pensare che avremo un futuro peggiore di quello di oggi, anche se ci stiamo andando a sbattere. È un bias cognitivo. Non possiamo pensare ad un futuro negativo altrimenti la depressione ci assale. Neanche se viviamo accanto ad una fonderia che ci avvelena i polmoni con i fumi di carbone, con l’acqua che viene un giorno si ed uno no, senza lavoro.
No, l’uomo pensa in generale positivo. Ecco perché alle finestre ancora qualcuno ha lasciato scritto “andrà tutto bene”. Se andrà tutto bene, la nostra vita, investendo nei settori di cui sopra migliorerà sicuramente.
E ne sono convinto. Perché anche io sono parte di questa umanità.
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